Martedì 23 Aprile 2024

Chiusure a raffica, primi stop ai confini Appello di Speranza: "Dovete stare a casa"

La Campania vieta gli spostamenti tra province, il Piemonte interviene su scuola e commercio. Morti e ricoveri in aumento

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di Alessandro Farruggia

"C’è ancora margine per evitare il lockdown, ma bisogna evitare uscite e spostamenti non necessari. Bisogna stare a casa il più possibile". Il ministro Roberto Speranza chiede agli italiani di ritrovare lo spirito di marzo, perché il bollettino quotidiano dei contagi preoccupa sempre di più. "È giustissimo – aggiunge – che nei territori dove c’è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure. La situazione è molto seria. Bisogna dire fino in fondo come stanno le cose. La curva cresce. Serve uno sforzo in più da parte di ciascuno".

I contagi, infatti, sono risaliti da 9.338 di lunedì a 10.874 di ieri, ma sono stati fatti 45.737 tamponi in più. Il rapporto tamponi positivi scende al 7,5% e quello positivimai testati dal 14,2% al 12,4%. Ma c’è poco da riallegarsi, perché il numero dei morti sale da 73 a 89 e le terapie intensive aumentano da 47 a 73 unità, mentre i ricoverati passano da +545 a +778.

E dopo la Lombardia, anche Campania e, in parte, Piemonte e Liguria chiedono il coprifuoco. L’onda incombe e così le regioni si muovono. Dopo la Lombardia, che ha chiesto l’ok al coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino e alla chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione, ieri la Campania ha chiesto "la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana, sull’intero territorio regionale". È prevista anche "la limitazione degli spostamenti interprovinciali, se non giustificati". L’ordinanza prevede anche la riapertura delle attività in presenza delle scuole elementari da lunedì 26 ottobre. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato lo stop dei locali a mezzanotte e la chiusura dei centri commerciali durante il fine settimana, con la sola eccezione dei negozi con prodotti di prima necessità e le farmacie. La Regione introduce inoltre, dal 26 ottobre, l’obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado, di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica a distanza. Anche la Liguria applicherà per la scuola un’ordinanza analoga, e la Puglia potrebbe seguirla. In controcanto il governatore Bonaccini: "L’Emilia-Romagna in questo momento non ha bisogno di un coprifuoco".

Il Viminale ha da parte sua inviato ai prefetti una circolare con la quale si dà disposizione per le limitazioni degli orari di bar e ristoranti ma "con margini di sforamento", stabilisce che le chiusure delle vie e piazze, "potranno scattare anche solo in determinati giorni della settimana" e a disporle sarà "una ordinanza del sindaco". Per i controlli, oltre alle forze dell’ordine, potranno essere utilizzati anche i militari dell’operazione Strade Sicure.