Mercoledì 16 Ottobre 2024
GABRIELE MORONI
Cronaca

Chiara Petrolini, mistero sulla casa dei domiciliari. E a Traversetolo la burocrazia si infila nella tragedia

La studentessa 21enne e i genitori sono insieme in un’abitazione diversa dalla villetta, posta sotto sequestro. Nel condominio della nonna paterna il campanello suona a vuoto, poi spunta un uomo che invita il cronista ad allontanarsi

Parma, 21 settembre 2024 –  Il 29 agosto la Procura di Parma aveva chiesto per lei la detenzione in carcere. Il giudice delle indagini preliminari Luca Agostini ha ritenuto gli arresti domiciliari sufficienti a garantire le esigenze cautelari, sia perché per la 21enne studentessa di Scienze dell'Educazione e baby sitter si tratta della prima esperienza detentiva, sia per il controllo che verrà esercitato dai familiari. Chiara, i genitori e il fratello minore sono insieme in un'abitazione, dal momento che la villetta di famiglia è stata messa sotto sequestro. Si è parlato di quella della nonna paterna, in una frazione di meno di 900 abitanti a circa sei chilometri da Parma.

I Ris di Parma al lavoro nel giardino della villa di Traversetolo lo scorso 9 agosto (Ansa)
I Ris di Parma al lavoro nel giardino della villa di Traversetolo lo scorso 9 agosto (Ansa)

Nella giornata di oggi, per diverse ore, nessuno ha risposto dall'appartamento in un grande condominio. Dai citofoni solo la voce incorporea di qualche vicino che dimostrava di essere a conoscenza del dramma della famiglia Petrolini e dell'arresto di Chiara. Nel pomeriggio, a un nuovo tentativo, qualcuno ha risposto e nel giardinetto del palazzo si è materializzato un uomo che ha invitato il cronista a uscire e a rispettare la proprietà privata.

E' stato fissato per giovedì l'interrogatorio di garanzia di Chiara Petrolini davanti al gip Agostini. La donna è accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione per il neonato messo al mondo la notte fra il 6 e il 7 agosto. E' stato ritrovato, casualmente, la mattina del giorno 9, per l'attività di scavo di tre cani nel giardino della famiglia Petrolini, nella frazione Vignale di Traversetolo. Per il bambino partorito da Chiara il 12 maggio del 2023 e rinvenuto, questa volta con uno scavo mirato, lo scorso 12 settembre, l'accusa mossa alla Petrolini è quella di soppressione di cadavere.

Chiara Petrolini in una foto su Facebook (Ansa)
Chiara Petrolini in una foto su Facebook (Ansa)

Nella tragedia di Traversetolo s'innesta una questione burocratico-anagrafica. Il secondo neonato (il primo a essere ritrovato) è vissuto, ha respirato. E' morto dissanguato perché la madre, dopo avere tagliato il cordone ombelicale con un paio di forbici, non ha provveduto a richiuderlo. Questo ha provocato lo choc emorragico mortale. Quindi l'anagrafe comunale dovrebbe registrare sia la nascita sia la morte. Intanto, in paese si sta preparando una fiaccolata.