Chi rifiuta il lavoro perde l’assegno

Dopo la diminuzione di un mese (da 8 a 7) della possibilità di ricevere in Reddito di cittadinanza per i destinatari cosiddetti "occupabili" arriva un’ulteriore stretta sulla cosiddetta "offerta congrua". E, dunque, se si rifiuta anche la prima offerta di lavoro, a prescindere che sia "congrua" o no, si perde il diritto. Soppressa la parola "congrua" dal testo. Si intendeva offerta "congrua" quella che valutava "la coerenza tra offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio (entro 80 chilometri) e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (raggiungibile in 100 minuti)". I giovani tra 18 e 29 anni che non hanno completato le scuole sono tenuti a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico. La quota prevista per l’alloggio, in caso di abitazione in affitto, sarà erogata direttamente al locatore.