Chechi, solidarietà olimpica: "Tanti hanno perso tutto"

Continuano le adesioni alla raccolta fondi del nostro giornale per gli alluvionati

Chechi, solidarietà olimpica: "Tanti hanno perso tutto"
Chechi, solidarietà olimpica: "Tanti hanno perso tutto"

"Noi toscani siamo tanto duri fuori quanto buoni dentro: lo dimostra la solidarietà dei volontari accorsi a spalare acqua e fango". Jury Chechi, ex ginnasta campione olimpico, non dimentica la sua Toscana, la sua Prato, dov’è nato e cresciuto e dove oggi abita con la famiglia. Nel momento più difficile, dopo l’alluvione, lancia un appello alla solidarietà condividendo la raccolta fondi del Gruppo Monrif per portare un aiuto alle popolazioni colpite. Si può donare con un bonifico al cc ‘Un aiuto per la Toscana’. Iban: IT21U086

7302801000000913630,

Chianti Banca (codice Bicswift

dall’estero: ICRAITRRIP0).

Dov’era quando si è scatenato l’inferno?

"Giovedì sera ero in auto con mia figlia, tornando da San Casciano dov’è il centro di equitazione che frequenta. La strada era intasata, ci abbiamo messo quasi due ore e mezzo a rientrare: avevo già l’impressione che non fosse un semplice acquazzone. Poi si è scatenata l’alluvione, ma la vera portata dell’evento l’ho scoperta il mattino dopo, guardando i notiziari".

Ci sono suoi familiari o conoscenti tra quelli colpiti dal ciclone?

"Tantissimi amici, qui a Prato e nel Pistoiese. Hanno avuto danni alle case, alle attività commerciali e alle aziende inimmaginabili. Intere industrie completamente allagate, famiglie ancora senza elettricità, ad altre è tornata solo ieri. La situazione in generale è drammatica".

È in contatto con queste persone? Come stanno?

"Sono disperate. La disperazione di chi ha perso la casa, i beni, tutto. Ma ho sentito anche la forza di reagire, perché non ci si può lasciar andare. Le sento costantemente, si sono rimboccate le maniche e stanno cercando di ripulire, di recuperare il possibile. C’è voglia di andare avanti, di tornare il prima possibile alla normalità".

Nel dramma una speranza è rappresentata anche dalle centinaia di volontari accorsi a dare una mano…

"Noi toscani siamo così: burberi, ognuno pensa al suo orticello, a se stesso, ma in queste occasioni molliamo tutto per andare dove serve, ad aiutare. Sappiamo essere presenti nel momento del bisogno, come avevo fatto un anno fa donando tutti i miei trofei per salvare la palestra della mia prima società, la Ginnastica Etruria, e come stanno facendo centinaia di persone venute in questi giorni a Campi Bisenzio e a Figline di Prato, a Montemurlo e Montale, a Cerreto, per spalare. Senza chiedere nulla in cambio".