Giovedì 25 Aprile 2024

CHARLIE HEBDO / IN ITALIA Circolare del Viminale: "Rafforzare vigilanza". Giornali e media osservati speciali

Gli 007: "Massima attenzione" ma "no ad allarmismi"

Forze dell'ordine in piazza San Pietro (Ansa)

Forze dell'ordine in piazza San Pietro (Ansa)

Roma, 7 gennaio 2015 - Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha convocato il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo al Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Lo fa sapere in una nota il Viminale, spiegando che  il Comitato, composto da tutti gli esperti di antiterrorismo delle Forze dell'Ordine e dell'Intelligence, ha all'esame "con grande attenzione la minaccia terroristica alla luce del gravissimo attacco avvenuto oggi a Parigi".

CIRCOLARE - "Rafforzare le misure di vigilanza e di prevenzione" su tutti gli obiettivi sensibili. E' la raccomandazione rivolta dal Viminale a prefetti e questori di tutta Italia con una circolare emanata subito dopo l'attacco a Charlie Hebdo. A quanto si apprende, la direttiva - dopo la ricostruzione di quanto accaduto a Parigi - sensibilizza le autorità provinciali di sicurezza ad adottare le opportune iniziative a protezione e tutela di tutte le sedi istituzionali presenti sul territorio di competenza, con particolare riferimento a quelle francesi, statunitensi ed ebraiche. Attenzione anche alle redazioni dei giornali e dei mezzi di comunicazione in genere. In particolare, sale il livello di allerta a Roma. Secondo quanto si è appreso da fonti delle forze dell'ordine, sono stati potenziati i servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili nella capitale e c'è una "particolare attenzione" verso le redazioni giornalistiche.

Con una avvertenza: "massima attenzione" e "comprensibile preoccupazione" ma "no ad inutili allarmismi". Cpsì raccomandano fonti dell' intelligence. La vigilanza sugli obiettivi sensibili (rappresentanze diplomatiche, luoghi di culto, porti, aeroporti, stazioni, etc) resta "altissima" - fanno notare le stesse fonti - ma "al momento non ci sono segnali specifici di progettualità di attentati contro il nostro Paese".

RENZI - "Dovremo riprendere una iniziativa esplicita come Paese e come Unione europea" dopo l'attentato in Francia, ha detto Matteo Renzi nel corso dell'assemblea Pd alla Camera, sottolineando che serve una "reazione". Il premier avrebbe anticipato che ne parlerà nell'intervento della prossima settimana a Strasburgo.

IL MINISTRO BOSCHI - "La risposta di fronte a questo atto di barbarie non puo' che essere ferma", per assicurare alla giustizia i colpevoli. Così, nell'Aula del Senato, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Per Boschi bisogna alzare "il livello di guardia anche nel nostro Paese". "Oggi piangiamo dodici morti, ma non possono illudersi di aver vinto", ha osservato. "La libertà e la democrazia saranno sempre più forti dell'odio e della violenza", ha detto ancora l'esponente di governo. "Noi insieme alle donne e agli uomini di buona volontà continueremo a lottare tutti i giorni" anche per costruire "una civilta' migliore per i nostri figli", ha sottolineato.