Giovedì 18 Aprile 2024

Cesare Battisti, un giudice lo rimette in libertà

Scarcerazione provvisoria per l'ex terrorista. Ma il governo brasiliano sarebbe intenzionato a estradarlo

Cesare Battisti (Ansa)

Cesare Battisti (Ansa)

Rio de Janeiro, 7 ottobre 2017 - Il giudice José Marcos Lunardelli, del Tribunale regionale federale della terza Regione, ha concesso la libertà provvisoria a Cesare Battisti, accogliendo la richiesta di habeas corpus avanzata dagli avvocati dell'ex terrorista, che era stato arrestato due giorni fa a Corumbà, nel Mato Grosso do Sul, al confine con la Bolivia. Battisti ha lasciato nella notte italiana il commissariato dove era detenuto con l'accusa di esportazione di valuta e riciclaggio di denaro, e tornerà già oggi nella sua casa di San Paolo, dove risiede.  La scarcerazione gli è stata concessa dal giudice in cambio del suo impegno a presentarsi mensilmente in tribunale per dimostrare la sua residenza. 

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L'Italia sperava nell'estradizione dell'ex militante dei Paccondannato a 4 ergastoli e latitante da 36 anni, già nei prossimi giorni. Secondo il sito del quotidiano carioca 'O Globo', il governo di Brasilia aveva un piano per rimpatriarlo, a condizione che in Italia Battisti non sconti l'ergastolo (che in Brasile non esiste) ma al massimo 30 anni di carcere. Proprio per evitare il blitz per l'estradizione, la difesa ha avanzato un nuovo ricorso alla Corte suprema, chiedendo che venisse analizzata "con urgenza" la richiesta di 'habeas corpus' per il loro assistito presentata allo stesso tribunale lo scorso 27 settembre.  Il giudice ha deciso per la libertà provvisoria. 

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Ieri il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha assicurato che l'Italia è pronta a compiere nuovi passi per ottenere l'estradizione del latitante. Si è appreso che, nei mesi scorsi, il ministro degli Esteri Alfano aveva mandato  l'ambasciatore italiano in Brasile a chiedere formalmente il riavvio delle procedure di estradizione.

FORNO - Nel frattempo Pietro Forno, giudice istruttore a Milano ai tempi dei processi per gli omicidi commessi dai Proletari armati per il comunismo, traccia un profilo netto di Battisti. Lo definisce "un professionista della fuga, una persona che ha un a laurea honoris causa in fuga". E ancora: "È un delinquente comune che si è radicalizzato, per usare un termine di moda, in carcere. la radicalizzazione non riguarda soltanto il terrorismo islamico". 

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Battisti, tutte le tappe della vicenda

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