Cervinia, due metri di neve e slavine. "Strada chiusa, non restate all'aperto"

Diversi distacchi nelle ultime ore. Grandi valanghe in tutta la Valle d'Aosta. Pericolo marcato anche in Trentino Previsioni meteo, Befana con pioggia e neve: le zone nel mirino

Previsioni meteo: ancora neve. Nella foto Cervinia il 4 gennaio scorso (Ansa, Instagram)

Previsioni meteo: ancora neve. Nella foto Cervinia il 4 gennaio scorso (Ansa, Instagram)

Aosta, 4 gennaio 2018 - Cervinia sommersa dalla neve, sarebbero caduti due metri di manto bianco. E cresce la preoccupazione. La strada regionale che collega Valtournenche a Breuil-Cervinia è chiusa al traffico per pericolo valanghe. Fino alle 17 è stata possibile la discesa verso valle, soprattutto dei turisti che dovevano rientrare a casa.

 

я переживала, что будет мало снега)))

Un post condiviso da Lena Binas (@lena.binas) in data:

In base alle stime a disposizione del Comune, a Breuil- Cervinia - ha riferito Sara Bordet, commissario del Comune di Valtournenche - dovrebbero essere presenti circa 10 mila turisti, di cui 3.500 negli alberghi e 7.000 mila nelle seconde case. La Protezione civile consiglia di "evitare di stare all'aperto se non strettamente necessario", scrive su Facebook la società Cervino spa che gestisce gli impianti di risalita.

Lungo il tratto di strada che è stato chiuso sono scese due slavine, una delle quali ha raggiunto la strada. Una colata, di piccole dimensioni è caduta vicino a un albergo a Cervinia, senza provocare danni. Altri distacchi sono stati segnalati all'ufficio neve e valanghe della Regione a Valsavarenche (località Rovenaud), Ayas (versante est dello Zerbion), a Rhemes (zona Chevreres) e a Oyace (oltre a alla slavina caduta sulla strada a confine con Bionaz). Il pericolo valanghe è pari a 4-forte nelle vallate di Rhemes, Valgrisenche, Valdigne, Gran San Bernardo, Valpelline e alta Valtournenche. Nel resto del territorio è 3-marcato.

Tutta la Valle d'Aosta interessata da grandi valanghe. A Courmayeur nella notte sono caduti 50-60 centimetri di neve a 2.000 metri. Stamane ci sono stati distacchi "dai pendii dietro al traforo del Monte Bianco", fanno sapere dall'ufficio neve e valanghe della Regione. La zona è quella del Toula e della Brenva e il soffio è arrivato fino a valle. Ma anche dal Mont Chetif, dietro l'abitato di Dolonne e La Vilette. Come constatato anche dalla polizia municipale, "al momento non sono segnalati danni", spiega Oscar Taiola, responsabile locale del soccorso alpino. Nella Valpelline, tra Bionaz e Oyace, una slavina ha invaso la regionale. «Il fronte della valanga è di 3-400 metri. Solo una parte della colata è arrivata sulla strada, invasa per una decina di metri. Non ci sono danni segnalati, stiamo valutando se riaprire", spiega il sindaco di Bionaz, Remo Chentre. Altre valanghe segnalate a Rhemes.

Il Centro funzionale della Regione Autonoma Valle d'Aosta segnala che, dopo una breve attenuazione delle precipitazioni nelle giornate di venerdì e sabato, si verificherà un sensibile peggioramento delle condizioni meteorologiche a partire dalla mattinata di domenica 7 gennaio 2018. La Protezione civile regionale mantiene costante il monitoraggio della situazione, in rapida evoluzione, su tutto il territorio.

Trentino Alto Adige. Pericolo di valanghe marcato (di grado 3 in una scala da 1 a 5). Le zone più critiche, in Alto Adige, rimangono quelle della cresta di confine e della Alta Val Venosta occidentale. Il distacco spontaneo di valanghe (anche di grandi dimensioni) è tutt'ora possibile, con un aumento della probabilità nell'arco della giornata. La neve fresca e quella ventata non si sono legate bene con il manto sottostante, cosa che può provocare il distacco già con debole sovraccarico. Con l'aumento della quota aumentano anche le zone di pericolo e la loro fragilità.