Roma, 22 maggio 2021 - Con l'arrivo dell'estate, le famiglie non devono pensare solo alle vacanze (ed eventualmente all'incastro delle ferie con la vaccinazione anti-Covid): da quando chiudono le scuole, bisogna organizzare per i ragazzini l'alternativa dei centri estivi. E le settimane sono parecchie, stornando i 15 giorni dedicati in media alla villeggiatura.
FOCUS / Il calendario delle riaperture
Ma in tempi di pandemia da Covid i campi estivi vanno organizzati in modo speciale, anche per non caricare le famiglie di ansie aggiuntive: per questo i ministri della Salute Roberto Speranza e delle Pari opportunità Elena Bonetti hanno firmato un'ordinanza con precise linee guida per la riapertura dei centri.
Sommario
- Regole generali
- Il referente Covid
- Segnaletica
- Gite
- Asili nido
- Posate monouso
- Cestini
- Pernottamenti
- Spazi per casi sospetti
- Ingressi scaglionati
- Giochi in spiaggia
- Disabili
Regole generali
Sono molte le regole pensate per scongiurare ogni rischio in attività che giocoforza sono di comunità: si va dal "registro di presenza" per consentire il tracciamento di eventuali contagi all'obbligo di mascherine per gestori e bambini sopra i 6 anni, dalle posate monouso agli ingressi scaglionati per evitare assembramenti, addirittura sono previsti cestini per rifiuti a pedale. Le linee guida disciplinano i centri diurni ma anche i campi estivi che prevedono il pernottamento e dovranno essere seguite da tutti gli enti che organizzano, dagli asili nido alle parrocchie, dagli enti culturali agli scout. Da privilegiare giochi e attività all'aperto ma è possibile operare anche negli spazi al chiuso nel rispetto del distanziamento e arieggiando "frequentemente i locali".
Il referente Covid
Gli operatori, animatori e volontari dovranno essere "opportunamente informati e formati sui temi della prevenzione di Covid-19" e "il gestore deve individuare un referente per Covid-19 all'interno della propria struttura che sovraintenda il rispetto delle disposizioni previste nelle linee guida".
Segnaletica
Gli spazi dovranno essere indicati per evitare assembramenti e le strutture sono invitate ad affiggere manifesti con le regole anti-contagio.
Gite, visite, trasporti
Richiesto sempre il rispetto delle "vigenti disposizioni di sicurezza".
Asili nido: giocattoli igienizzati
Non essendo possibile mantenere le distanze nelle attività con piccoli da 0 a 3 anni gli educatori devono usare "ulteriori dispositivi" oltre alla mascherina chirurgica, per esempio per proteggere occhi e viso. I giocattoli debbono essere disinfettati ma anche risciacquati visto che potrebbero essere portati in bocca dai bambini.
Piatti e posate monouso
Possibile anche ricorrere a servizi esterni nel rispetto dei protocolli.
Cestini rifiuto
Il gestore deve inoltre prevedere "sufficienti scorte" di mascherine, gel, salviette di carta monouso.
Pernottamenti
È necessario misurare tutti i giorni la temperatura ai ragazzi e non mescolare la biancheria dei ragazzi. "È consigliato prevedere un erogatore di gel idroalcolico per le mani all'ingresso di ogni camera e tenda".
Spazi per casi sospetti
Chi organizza attività per i ragazzi dovrà chiedere una iscrizione e comunque predisporre "spazi dedicati" nel caso in cui un bambino o un operatore "manifestino sintomatologia sospetta". Se qualcuno ha una temperatura sopra 37.5 gradi o un sintomo compatibile con il Covid, "va posto in una area separata di isolamento dagli altri minori sotto la vigilanza di un operatore possibilmente vaccinato".
Ingressi scaglionati
I gestori devono prevedere punti di accoglienza per l'ingresso e per l'uscita.
Giochi in spiaggia
Per i giochi all'area aperta, in parchi, spiagge, giardini e sentieri, per i minori, che comunque devono essere accompagnati da un adulto, è necessario il "rispetto del distanziamento fisico" e l'uso dei "dispositivi di protezione individuale".
Disabili
L'ordinanza chiede per i più fragili "particolare attenzione e cura" anche potenziando la presenza di educatori "fino a portare eventualmente il rapporto numerico a un operatore per ogni bambino inserito".