Centri estetici, maxi-operazione dei carabinieri. Chiuse 52 strutture, oltre 200 denunce

I controlli a tappeto su 607 studi. Sequestrati anche cosmetici e tatuaggi non a norma

Un medico si appresta a effettuare un'iniezione (Reuters)

Un medico si appresta a effettuare un'iniezione (Reuters)

Roma, 9 maggio 2019 - Il lavoro dei carabinieri del comparto Nas ha portato all'applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell'attività nei confronti di 52 centri di medicina estetica, il cui valore economico ammonta a oltre 16 milioni di euro. Gravi e palesi irregolarità igieniche e strutturali, spesso associate all'assenza autorizzativa e abilitativa dello studio oggetto di accertamento: queste le principali motivazioni che hanno portato i militari a chiudere le strutture. I controlli a tappeto sono stati effettuati dall'inizio dell'anno dal comando carabinieri per la Tutela della Salute, d'intesa con il ministro della Salute, con l'obiettivo di riscontrare eventuali irregolarità delle strutture e dei centri privati che erogano prestazioni mediche.  LEGGI ANCHEPlasma centrifugato, cos'è e i rischi. Perché i Nas lo sequestrano

I CONTROLLI - Il monitoraggio è stato eseguito su scala nazionale con l'ispezione di 607 studi professionali medici, ambulatori e poliambulatori, che hanno portato all'accertamento di irregolarità in 172 strutture (pari al 28% delle strutture controllate). Complessivamente, sono state contestate 341 violazioni penali e amministrative, denunciati 222 medici e professionisti nel settore sanitario, mentre ulteriori 77 sono stati sanzionati per infrazioni amministrative, per un ammontare di 193mila euro. Il Nas ha anche determinato il sequestro di 1.915 confezioni di medicinali scaduti di validità o defustellati e svariate apparecchiature e dispositivi medici non regolari, per un valore stimato di oltre 103mila euro. 

LE IRREGOLARITA' - Idoneità delle strutture (autorizzazioni e requisiti igienico-strutturali), possesso di titoli abilitativi in relazione alle diverse specializzazioni, sicurezza nei luoghi di lavoro (adeguatezza dei sistemi antincendio, corretta applicazione della normativa sul fumo), corretta custodia e somministrazione dei medicinali, senza escludere il regolare funzionamento delle apparecchiature medico-diagnostiche e lo smaltimento dei rifiuti sanitari: questi gli aspetti principale su cui si sono concentrate le verifiche dei Nas. Gli esiti raccolti hanno evidenziato situazioni di irregolarità causate principalmente dall'esercizio abusivo della professione sanitaria, in particolare odontoiatrica, dalla detenzione di farmaci scaduti di validità e dall'erogazione di prestazioni mediche, di svariate branche specialistiche, in strutture prive di autorizzazione e in locali con carenze igienico-strutturali e impiantistiche. Un particolare fenomeno rilevato dai Nas ha interessato l'indebita erogazione di prestazioni di medicina estetica denominate Prp (plasma ricco di piastrine), riscontrate presso alcune cliniche private, poliambulatori e anche studi medici odontoiatrici, finalizzate a processi di rigenerazione cellulare con fattori di crescita piastrinici a scopo dermatologico e di ricostruzione maxillo-facciale.  

IL CASO - Decine di migliaia di confezioni cosmetici e tatuaggi non a norma, inoltre, sono stati sequestrati dal comando carabinieri per la Tutela della Salute, in due operazioni in Puglia ed Emilia Romagna. Il Nas di Bari, nel corso dei controlli presso un'azienda pugliese, ha rinvenuto 40mila confezioni di cosmetici privi di registrazione sul portale europeo, necessaria per la loro commercializzazione. I prodotti sequestrati ammontano ad un valore di circa 150mila euro.