Gradualità e scalabilità. Secondo il Cts sono questi i criteri che dovranno ispirare le riaperture. Un primo segnale nelle zone gialle – se i dati sulla pandemia saranno ancora in calo e le vaccinazioni procederanno ad almeno 300mila il giorno – potrebbe essere dato dal 24-26 aprile, riaprendo i bar fino alle 18 (con servizio al tavolo) e i ristoranti a pranzo (solo per i tavoli all’aperto e su prenotazione). Dal primo di maggio i ristoranti potrebbero essere aperti anche la sera, solo per tavoli all’aperto. Solo il 15 maggio è probabile il via libera per l’apertura degli spazi chiusi dei ristoranti.
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Il ministero della Sanità vorrebbe invece rinviare queste scadenze di 15 giorni. Palestre e impianti sportivi dovrebbero riaprire dal primo maggio, così le crociere. Le fiere aprirebbero tra il 15 e il 30 maggio. Il Cts sarebbe disponibile anche alla riapertura di cinema e teatri dal 24-26 aprile, sia pure con capienza al 30-40%, obbligo di mascherine e tampone effettuato nelle 24 ore precedenti (o certificato di vaccinazione). Ma le associazioni del settore, Agis su tutte, vorrebbero una riapertura al 50% e sono contrarie all’obbligo di tampone.
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Spostamenti tra regioni: la grande incognita
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, sinora tra i più rigorosi, è stato ascoltato ieri pomeriggio dal Cts ed è parso più aperturista del solito. Ha presentato alcune proposte per consentire che la riapertura di teatri, cinema e sale da concerto, già prevista nelle ‘zone gialle’, possa avvenire con una maggiore presenza di pubblico (50% della capienza). Il ministro ha proposto di consentire alle regioni di sperimentare in determinati luoghi all’aperto, eventi con numero maggiore di spettatori (1.5002.000), introducendo misure aggiuntive di sicurezza. Un piano sarà presentato oggi al Cts, per averne il parere.
di ALESSANDRO FARRUGGIA
Focus
- Ristoranti
- Bar
- Servizio al tavolo
- Musei
- Cinema
- Teatri
- Spettacoli all'aperto
- Stadi
- Palestre e piscine
Ristoranti
Prenotazione obbligatoria e obbligo di privilegiare gli spazi all’aperto. Sono queste le regole base per la riapertura dei ristoranti. Priorità ai locali che hanno posti a sedere per evitare gli assembramenti.
Bar
La disposizione dei tavoli dovrà assicurare la distanza di almeno un metro tra clienti di gruppi diversi. Al tavolo massimo in 4, salvo che siano tutti conviventi.
Servizio al tavolo
Il personale di servizio a contatto con i clienti deve indossare la mascherina. Si deve favorire il pagamento elettronico direttamente al tavolo. Meglio i menù online o plastificati. I clienti possono alzarsi solo con la mascherina.
Musei
Sarà prevista l’istituzione di percorsi obbligatori e visite a tempo. Sarà privilegiata la prenotazione online in modo da evitare file e pagamenti in contanti.
Cinema
Tra i requisiti richiesti c’è quello di indossare una mascherina Ffp2 per l’intera durata dello spettacolo, aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti o essere già vaccinati.
Teatri
I biglietti devono essere nominativi. Sarà obbligatorio mantenere un elenco delle presenze per un periodo di almenio 14 giorni.
Spettacoli all'aperto
Per spettacoli al chiuso, il numero massimo di spettatori sarà di 500, per quelli all’aperto 1.500. La capienza consentita non potrà essere superiore a un terzo di quella originaria autorizzata in agibilità.
Stadi
Il Comitato tecnico scientifico sta vagliando l’ipotesi di aprire per un numero limitato di spettatori gli stadi che ospitano partite di calcio e tennis.
Palestre e piscine
I protocolli sono stati aggiornati e si dovrà stabilire se consentire - almeno nella prima fase - solo lezioni individuali oppure anche di gruppo, sempre con distanziamento e utilizzo limitato degli spogliato.
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