"Cellulari in classe vietati". Il ministro verso la stretta. Cosa dice la normativa

Valditara ha anche ribadito l'ipotesi di togliere il reddito di cittadinanza ai giovani precettori che non hanno nemmeno l'obbligo scolastico. I genitori: "Bene, lo smartphone va usato nei momenti giusti"

Roma, 24 novembre 2022 - "Via i cellulari in classe nelle ore di lezione". E' la proposta annunciata dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Proposta, ha spiegato il ministro, che va nella direzione di garantire a studenti e docenti un tempo di studio in classe senza distrazioni. Valditara ha ribadito nel programma la sua ipotesi di togliere il reddito di cittadinanza ai giovani percettori che non hanno nemmeno l'obbligo scolastico. "O colmano il gap" ha detto il ministro "o perdono il reddito". 

Valditara è tornato anche sulla sua proposta di prevedere lavori socialmente utili per quegli studenti che si rendono protagonisti di gravi casi di bullismo o violenza. "Bisogna tornare al merito ed in questa chiave la Grande alleanza che propongo anche ad imprese e sindacati sarà un metodo essenziale per superare pure il gap competitivo di cui soffre l'istruzione tecnico professionale italiana rispetto ad altri paesi internazionali". D'accordo con il ministro si è detto Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria con la delega al capitale umano, altro ospite della trasmissione. Tra i prossimi terreni di impegno di Valditara la semplificazione e l'edilizia scolastica. 

Sono sempre di più le scuole che ritirano i cellulari in classe prima delle lezioni
Sono sempre di più le scuole che ritirano i cellulari in classe prima delle lezioni

Dopo il caso del liceo Malpighi di Bologna, che ha vietato appunto l'utilizzo degli smartphone durante le ore di lezione sollevando il dibattito sul sì o no all'uso dei telefonini in classe, sempre più istituti stanno adottando la stessa decisione, non solo per gli studenti ma anche per il personale docente. Solo nella provincia di Brescia tre scuole su dieci sono 'phone free'.

Cosa dice la normativa

E la normativa cosa dice? La legge attualmente in vigore sull'intricata materia è la direttiva 104 del 2007 dell'allora ministro dell'Istruzione Beppe Fioroni secondo la quale ogni istituto può adottare il proprio regolamento interno in base alle singole esigenze didattiche. Piena autonomia degli istituti dunque, anche se la normativa non esclude l'utilizzo dei cellulari per eventuali comunicazioni tra scuola e famiglia, qualora vi siano ragioni di necessità, previo accordo del docente.  Riguardo invece all'uso non autorizzato degli smartphone in classe, sono previste sanzioni disciplinari ma sempre stabilite autonomamente dall'istituto nel proprio regolamento.

I genitori

Secondo il movimento dei genitori "il cellulare va usato nei momenti giusti ed opportuni ed è necessario educare fortemente minori e famiglie all'uso responsabile del telefono cellulare in termini di tempo e in termini di contenuti. E' importante da parte del ministro dare forza a un provvedimento che tante scuole responsabili hanno già adottato da tempo, anche se sono ancora tantissime le altre che ancora non lo applicano. - ha aggiunto Antonio Affinita, direttore generale del Moige - Condividiamo il provvedimento che suggeriamo da tempo nell'ambito nei nostri progetti contro il cyberbullismo e per la cittadinanza digitale che hanno toccato in questi ultimi anni oltre mille scuole".