Cefalea e vuoti di memoria, i disturbi post Covid

Il Covid può avere effetti a lungo termine. Sette persone su dieci, come diversi studi stanno mettendo in luce, a mesi dalla guarigione lamentano cefalee, mancanza di olfatto, disturbi della memoria e persino problemi più gravi. E ci sono stati casi anche di ictus, encefaliti e crisi epilettiche. Problemi di natura neurologica, come evidenzia la Società italiana di neurologia in vista della Settimana mondiale del cervello che prende il via oggi. Fra gli studi clinici relativi alle conseguenze del long Covid, o Covid lungo, ce n’è uno elaborato dagli Spedali Civili di Brescia.

"Su 165 pazienti ricoverati a Brescia con Covid medio-grave – sottolinea il direttore della Clinica Neurologica Alessandro Padovani –, il 70% riferisce disturbi neurologici a distanza di sei mesi dalla dimissione. Tra i sintomi più riportati vi sono stanchezza cronica (34%), disturbi di memoria e concentrazione (32%), disturbi del sonno (31%), dolori muscolari (30%), disturbi della vista e testa vuota (20%). Inoltre, disturbi depressivi o ansiosi sono presenti in oltre il 27% del campione".

Questo però, precisa Padovani, può essere anche dovuto al fatto che il Covid rende latenti sindromi autoimmuni in persone che non avevano ancora sintomi. Uno studio diverso riguarda 1.760 pazienti ricoverati a Bergamo, nei quali si sono osservati 137 casi (l’8%) di complicanze neurologiche severe, in prevalenza ictus ischemici. A causarle,nella maggior parte dei casi, sono delle alterazioni della coagulazione.

Manifestazioni simili, aggiunge Paolo Calabresi, direttore della Neurologia del Policlinico Gemelli di Roma, "potrebbero essere presenti anche in pazienti che non hanno mostrato sintomi neurologici nella fase acuta".

Milla Prandelli