Martedì 16 Aprile 2024

Cedolare, tabacco e assorbenti Sulla manovra ognuno va per sé

Accordo solo sul superbonus al 110%. Ma per prorogarlo al 2023 servono i soldi del Recovery fund

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Roberto Gualtieri, 54 anni, ministro dell’Economia e delle Finanze.

Con la manovra in arrivo la maggioranza sembra divisa su quasi tutto.

Non c’è solo la patrimoniale, infatti, a far discutere le forze di governo, tra la proposta di Fratoianni e il muro 5 Stelle (compreso lo stesso Grillo che punta invece ai grossi patrimoni).

La discussione sulla manovra – e relativi emendamenti – entrerà nel vivo la prossima settimana e ci saranno anche altri nodi da sciogliere, a partire dalla proroga del Superbonus al 110%.

La richiesta, presentata praticamente da tutti i gruppi, è quella di confermare il maxi-sconto sulla riconversione green degli edifici fino al 2023, ma già si starebbe valutando l’ipotesi di compromesso di una proroga intanto fino al 2022, in attesa che venga meglio definito il piano di Ripresa e Resilienza e l’utilizzo dei 209 miliardi europeo del Recovery.

E farà discutere anche una proposta M5S per aumentare le accise sui tabacchi da inalazione senza combustione (i cosiddetti tabacchi riscaldati), che era stata erroneamente attribuita, dal nuovo sistema digitalizzato per gestire i documenti della Camera, anche a Renato Brunetta.

L’intento sarebbe quello di portarla fino al 50% dell’accisa che pesa sulle sigarette tradizionali. Forza Italia, precisa Brunetta, ha tutt’altra idea sulle accise sui tabacchi, così come sulle tasse, tanto da avere presentato una sua proposta per la flat tax al 15% (che costerebbe però 50 miliardi l’anno).

Tutti d’accordo, invece, sulla necessità di rifinanziare gli incentivi auto, che hanno fatto registrare il tutto esaurito sull’acquisto dei veicoli euro 6, mentre ritorna un altro dei temi classici delle ultime manovre: il pressing bipartisan delle deputate per abbassare al 5% la cosiddetta ‘tampon tax’, l’Iva sugli assorbenti, dopo la vittoria sul fronte dei prodotti igienici femminili bio conseguita lo scorso anno dall’intergruppo guidato da Laura Boldrini.

Altra questione aperta, quella della cedolare secca per gli affitti dei negozi, così come l’introduzione di ulteriori aiuti per le categorie in crisi causa Covid. Materia che però dovrebbe essere affrontata al Senato dove sempre mercoledì si avvierà l’esame dei quasi 4mila emendamenti al pacchetto dei 4 decreti Ristori.