Mercoledì 24 Aprile 2024

Ceccardi: io molestata a 15 anni "Dissi a mio padre: spacca tutto"

L’eurodeputata della Lega racconta le avance ricevute da un amico di famiglia di una sua coetanea "Mi turbò molto, ma non mi chiusi in me stessa. E quella persona passò dei brutti cinque minuti"

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di Paola Zerboni

CASCINA (Pisa)

"Se ho mai subito avances non gradite da un uomo? Sì, è capitato quando ero una ragazzina, andai subito a dirlo a mio padre. Avevo 15 anni e a farmi quelle avances fu un uomo, amico di famiglia di una mia amichetta".

Così a Rai Radio1, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, 36 anni, pupilla di Matteo Salvini, che ha raccontato questo episodio del suo passato. A Cascina, la cittadina in provincia di Pisa di cui è stata sindaco dal 2016 al 2019, la chiamavano ‘la leonessa della Lega’. E fece notizia quando, nella giornata contro la violenza sulle donne, distribuì flaconi di spray al peperoncino alle concittadine, invitando a pensare che "la difesa più forte è lavorare su noi stessi, avere stima di sé, non dipendere da nessuno, non fare le prede".

Ieri a Radio Rai 1 Ceccardi ha ricordato un episodio in cui, giovanissima, non volle essere preda. "Fu una cosa che mi turbò molto – ha detto – ma io andai diretta da mio padre, anzichè chiudermi in me stessa e al contrario di quanto fanno molte ragazzine. Erano altri tempi, oggi saremmo andati direttamente dai carabinieri, perché avevo 15 anni". "A mio padre dissi vai, spacca tutto" ha aggiunto. E babbo Caccardi, a quanto pare, lo fece. "Non ricordo molto sinceramente, ma quella persona non passò dei bei cinque minuti…".

L’eurodeputata ha parlato anche della sua vita sentimentale con il compagno, Andrea Barabotti, deputato della Lega e della piccola Kinzica, nata fuori dal matrimonio. "Ho fatto questa scelta di non sposarmi perché credo fortemente nel valore cristiano del matrimonio – ha spiegato l’ex ’sindaca-leonessa’ –. Per ricevere un sacramento così importante devo approfondire di più il rapporto con Dio. È un voto che facciamo davanti a Dio. Davanti a mio marito l’ho già fatto, e mia figlia ne è la prova. Ma è un percorso che devo fare anche spiritualmente, con la Chiesa e con Dio. Sono innamorata del mio compagno come il primo giorno".

"Ieri – ha raccontato ancora – ho trovato una mollettina femminile sul suo comodino, a casa a Roma, ma sinceramente ho riso e ho detto l’avrà lasciato la donna delle pulizie, perché se ti vedessi addosso a una donna penserei che sei inciampato. Poi siamo andati in auto insieme alla stazione, per venire a Roma, e trovo il sedile della macchina reclinato all’indietro. Lui mi ha detto che aveva lavato la macchina". Gelosia? "No, sono sicura della sua fedeltà". Poi, a proposito di figli, ha parlato delle coppie gay: "Avere dei figli non è un diritto, nemmeno per gli eterosessuali – ha detto –. Averli è una scelta, e anche un miracolo".