Mercoledì 24 Aprile 2024

C’è chi sta con i cinghiali: spadroneggiano, ma la gente li nutre

A La Spezia un branco invade un parco giochi: chiusa l'area verde. Scontro fra residenti e animalisti sull’abbattimento

Un branco di cinghiali in un giardino pubblico a La Spezia

Un branco di cinghiali in un giardino pubblico a La Spezia

La Spezia, 12 agosto 2022 - Un parco pubblico nel cuore della città ostaggio da quattro giorni di dieci cinghiali che scorrazzano indisturbati. Gli anziani non possono sedersi sulle panchine sotto gli alberi per avere un po’ di refrigerio e i nonni con i nipoti non possono frequentare le giostre. Questo perché dalla mattina di lunedì due scrofe con otto cuccioli sono entrati alla ricerca di cibo nel parco ’25 Aprile’, che si trova tra la questura e la caserma dei carabinieri. E ne hanno preso possesso. Impossibile farli uscire in un colpo solo, si è quindi deciso di chiudere il parco.

Il regolamento della Regione Liguria prevede, in questi casi, l’abbattimento degli animali. Ma il sindaco Pierluigi Peracchini, forse preoccupato dall’immediata manifestazione degli animalisti con tanto di striscioni davanti ai cancelli, ha emesso subito un’ordinanza per non abbatterli. Ha dato disposizioni per catturare gli ungulati e riportali nel loro habitat naturale, il bosco, vietando al tempo stesso di dare loro da mangiare. Sono state sistemate delle gabbie di ferro con cibo come esca per cercare di catturarli, ma i cinghiali non si sono neppure avvicinati. Perché, nel frattempo, c’è chi dà loro da mangiare e da bere attraverso la recinzione. Il parco con i cinghiali chiusi dentro, è diventato un’attrazione in città con tanta gente che ha scattato fotografie e realizzato dei video. Si è venuta però a creare una situazione paradossale, per la quale si fatica a trovare una soluzione. Tutti vogliono aver ragione, nessuno fa un passo indietro. E i cinghiali, per ora, sono sempre lì.

Da una parte ci sono gli animalisti che non vogliono sia torto loro un pelo, in presidio costante davanti ai cancelli. Vorrebbero che gli animali venissero catturati e riportati nel bosco, cosa che però, a norma di legge della Regione, non si può fare a causa della peste suina che in Liguria sta colpendo parecchio, anche se non nello Spezzino. Non possono andare neppure in un centro faunistico, perché sono riservati agli animali feriti o in difficoltà. E i cinghiali dentro al parco ’25 Aprile’ stanno benissimo, anzi ingrassano con la frutta e la verdura che ricevono attraverso la ringhiera.

Dall’altra parte c’è chi vorrebbe fosse rispettata la legge, anche se prevede l’abbattimento degli animali. Tra loro anche l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana: "Ci sono delle leggi, questa situazione non l’ho voluta io. Nel rispetto degli agricoltori, non è corretto dire che prendiamo i cinghiali e li liberiamo". Col passare dei giorni, oggi sarà il quinto, quest’ultima fazione sta diventando la maggioranza. Tra loro c’è anche il titolare del parco giochi per bambini, che è stato costretto a chiudere. "Per noi è un danno – spiega Valerio Gerardi – ho bisogno di lavorare e si deve trovare una soluzione, anche perché i cinghiali mi stanno distruggendo tutto". Intanto c’è chi si è offerto di prendere i cinghiali per portarli in un’area privata. "Se le associazioni animaliste vogliono occuparsene, che lo facciano per sempre – ammonisce l’assessore Piana – i cinghiali, poi, non devono scappare perché diventa un reato".

Una vicenda incredibile, che ha anche portato all’arresto di una donna di 48 anni, perché nella notte ha spaccato con un martello il lucchetto di uno dei cancelli per cercare di liberare i cinghiali. È stata fermata dai carabinieri che pattugliavano la zona e ha reagito cercando di fuggire, rifiutandosi di consegnare i documenti e aggredendo uno dei militari. Incensurata, di origine francese ma da tempo residente in provincia della Spezia, è stata arrestata e processata per direttissima, dove ha patteggiato sei mesi con la sospensione condizionale della pena. E il giorno dopo era di nuovo davanti ai cancelli del parco, per manifestare a favore dei cinghiali.