Bologna, 24 febbraio 2025 – Il popolo di Francesco si stringe intorno al Papa sofferente, e lo fa nel modo più naturale possibile: la preghiera. Una preghiera iniziata ieri sera a Bologna, in una basilica di San Domenico gremita, su iniziativa della Conferenza episcopale italiana, guidata dal cardinale della città felsinea, Matteo Zuppi, e che si estenderà come una vera e propria catena a tutte le chiese italiane a partire da oggi.
“Ci riuniamo in preghiera – ha detto Zuppi spiegando il senso dell’iniziativa – per affidare alla Vergine madre papa Francesco e lo facciamo con tanto affetto e riconoscenza, in questo momento di prova e di sofferenza. Nei prossimi giorni le chiese in Italia si ritroveranno in tanti modi, per intercedere con Maria per la guarigione del Papa. Certamente farà piacere a Francesco che insieme a lui ricordiamo tutti i malati, soprattutto quelli di cui nessuno si ricorda”.
In serata, testa bassa, con le mani in preghiera e dopo un timido accenno di sorriso ai fedeli, Zuppi è arrivato all’altare di San Domenico per guidare il Rosario per il Santo Padre che ha aperto la catena di preghiera. “Sostenete Francesco in questo momento di sofferenza – ha detto Zuppi ai fedeli –. La preghiera esprime comunione tra noi, la Chiesa come istituzione e il Papa. Tanti si sono uniti a noi in questa preghiera, affinché il Signore doni salute e forza a Francesco. Sono giunti numerosi attestati di riconoscenza e stima che presentiamo al Signore perché renda forte nella fede Papa Francesco e gli doni la guarigione così che possa tornare al suo servizio per la Chiesa e per il mondo intero”.
Nella sua breve ma densa introduzione, Zuppi ha invitato i presenti a continuare le preghiere: “Credo che gli farebbe piacere sapere che c’è una comunità così folta che si stringe attorno al Santo Padre. Insieme a lui abbracciamo anche tutti coloro di cui nessuno si ricorda: le persone sole e abbandonate, chi vive nella malattia e coloro che sono segnati dalla guerra”.
Infine “Gesù è la nostra speranza certa e ascolterà questa preghiera perché la speranza non delude mai”, ha ribadito Zuppi, sottolineando l’importanza di una “unica stretta orante intorno al Papa. Un modo concreto per rinnovargli la vicinanza e l’affetto delle comunità italiane”, ringraziando i Domenicani “per la loro ospitalità a Bologna”, nella speranza che Francesco “possa tornare al più presto al proprio servizio per la Chiesa e per tutto il mondo”.
In piazza San Domenico, nel cuore del capoluogo emiliano, sono stati centinaia i fedeli riunitisi anche prima dell’inizio della celebrazione, tra questi anche la consigliera regionale ed ex candidata civica con il centrodestra alla Regione, Elena Ugolini. La speranza è una e diffusa: “Ci auguriamo che il Papa si rimetta presto”, dicono tutti, mentre alcuni sottolineano il “dovere di noi credenti di essere insieme a lui nella sua sofferenza. Le nostre preghiere arriveranno lassù e lo aiuteranno”.
Chi ha partecipato al rosario mostra tutto il suo apprezzamento per il pontefice: “È un Papa innovativo e molto vicino alla gente – dice una fedele –. Ha aiutato tanto i poveri e risolto gravi crisi a livello mondiale. Da quanto sappiamo ha trascorso la notte in modo tranquillo e riposato e chiede di pregare per lui. Sono sicura che ce la farà”.
Un momento complesso, quello che stanno vivendo i fedeli in queste ore, e agli auguri di pronta guarigione a Papa Francesco si è aggiunto anche monsignor Stefano Ottani, vicario generale della Chiesa di Bologna: “Il Papa - dice Ottani – fin dal momento della sua elezione nel marzo del 2013 ci ha chiesto di pregare per lui. In questo modo abbiamo dimostrato di aver accolto prontamente questa sua richiesta. Ci stringiamo attorno a lui, dobbiamo avere fiducia nella preghiera”.
L’ultimo invito arriva da un giovane fedele, poco prima di entrare in San Domenico per il rosario. “Da cattolici dobbiamo restare uniti, insieme anche a Zuppi. Bergoglio è per noi ragazzi speranza e forza”.