Caso Suarez, spunta il nome di Cherubini Il dirigente della Juve chiamò il rettore

Perugia, fu il direttore sportivo a informarsi sull’esame di italiano. Diploma rilasciato al giocatore in un giorno, anziché in un mese e mezzo

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di Erika Pontini

È stato Federico Cherubini, capo area tecnica della Juventus, il dirigente che Andrea Agnelli voleva al posto di Fabio Paratici, a chiamare il rettore della Statale Maurizio Oliviero per sapere se l’Ateneo perugino certificasse la conoscenza della lingua italiana: un’attestazione che serviva a Luis Suarez per ottenere la cittadinanza. Cherubini infatti è di origine umbra, diesse del Foligno calcio, prima di approdare nello staff della Vecchia Signora. Per questo con Oliviero si conoscono da tempo. Il rettore – il cui nome è emerso nell’inchiesta perché intercettato mentre parla con il dg della Stranieri, Simone Olivieri –, non aveva voluto rivelare il nome: "Lo dirò ai pm, non metto altri nel tritacarne mediatico nel quale sono finito io per una telefonata".

Ha però confermato quanto anticipato a ’Qn-La Nazione’: "Una persona della dirigenza Juventus mi disse che lo staff di Suarez si era rivolto al consolato di Barcellona e aveva bisogno di sapere se presso la mia università si può fare l’esame di italiano. Spiegai che non era possibile e gli dissi che mi sarei informato con l’Università per Stranieri. Parlai con la rettrice Grego Bolli e con Olivieri per metterli in contatto, sia per cortesia, sia per il beneficio che la città ne avrebbero potuto trarre. Con Paratici invece parlai, un’unica volta, due giorni dopo la prova". I pm non hanno, agli atti, la telefonata di Paratici.

C’è invece la conversazione, intercettata, in cui Olivieri dice a Lorenzo Rocca che sarà poi l’esaminatore di Suarez: "Mi ha chiamato Paratici, è più importante di Mattarella". Il dg – indagato per falso e rivelazione di segreti d’ufficio insieme alla rettrice Grego Bolli, allo stesso Rocca e alla professoressa Stefania Spina (Olivieri e Grego Bolli sono inquisiti anche per corruzione) – sembra fosse solito parlare via whatsapp: gli investigatori stanno verificando sul telefonino eventuali contatti con lo chief football officier anche per accertare se fosse una millanteria per spronare i suoi a fare presto ("Ci stanno chiedendo di fare in fretta") oppure se il manager bianconero fosse interessato ad accelerare le pratiche. Nonostante, a un certo punto, sui giornali fosse rimbalzata la notizia che il club aveva mollato Suarez. "E adesso che facciamo?", si chiedevano preoccupati i docenti della Stranieri ’armati’ di tutto punto per far passare l’esame al bomber nonostante "non spiccica ’na parola di italiano" e si immaginavano già alle partite di Champions. "Ti invitano in tribuna vip", dicevano alla professoressa Spina, la vera pasionaria. Gli atti di indagine sono stati chiesti anche dalla Figc ma il procuratore Raffaele Cantone non sarebbe intenzionato a fornirli, al momento.

Intanto Luigi Chiappero, storico avvocato della Juve ha smentito la notizia secondo cui avrebbe partecipato a una delle riunioni sulla piattaforma Teams con i rappresentanti dell’Università per Stranieri per organizzare le lezioni e l’esame di Suarez, insieme a Maria Turco: "Ho assistito a una telefonata della collega, al solo scopo di ottenere indicazioni burocratiche sull’esame". Quella chiamata fu intercettata e Chiappero – che potrebbe essere sentito nelle prossime ore come persona informata sui fatti insieme alla Turco – ascoltò in vivavoce. La Turco, invece, aveva chiarito: "Ho espresso la richiesta che la procedura avvenisse in presenza e senza trattamenti di riguardo". Dalle indagini emerge infatti che l’Ateneo aveva ipotizzato di far andare Suarez all’Ambasciata italiana a Madrid e collegarlo in piattaforma per sostenere l’esame. Oltre alle domande che sarebbero state concordate, i pm sono certi di un’altra circostanza accertata nelle ultime ore: la Stranieri rilascia l’attestazione dell’esame dopo circa un mese e mezzo e il candidato deve collegarsi sul sito, ora in tilt. A Suarez invece il documento fu consegnato il giorno stesso e, peraltro compilato prima: "Metti tutti 3 (il minimo, ndr). Tanto ho sentito la rettrice, la linea è quella".