Caso Cucchi, Ilaria va all'attacco: "L'Arma vuole colpire chi ha parlato"

La sorella di Stefano critica il generale Nistri: "Da lui niente scuse ma 45 minuti di sproloquio". Ma la ministra Trenta su Facebook: "Non è vero, io c'ero"

Ilaria Cucchi durante la conferenza stampa (Ansa)

Ilaria Cucchi durante la conferenza stampa (Ansa)

Roma, 18 ottobre 2018 - Il giorno dopo l'incontro con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta e col comandante generale dell'Arma, Giovanni Nistri (GUARDA IL VIDEO), Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, decide di tenere una conferenza stampa. Ieri, commossa dopo il lungo incontro, aveva sviato i cronisti.

E ora che parla, lancia accuse contro il generale: "Da lui mi sarei aspettata non dico delle scuse, perché avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante, ma certo non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco, gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo".

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Parole, quelle di Nistri, che hanno indignato Ilaria Cucchi, intervenuta in difesa di Riccardo Casamassima e la moglie, Maria Rosati, entrambi carabinieri, che con le loro dichiarazioni hanno permesso la riapertura del processo, e di Francesco Tedesco, il quale ha accusato del pestaggio di Cucchi i coimputati Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro.

Continua Ilaria Cucchi: "In un processo dove stanno emergendo gravissime responsabilità, siamo sicuri che vi sia proprio adesso una insopprimibile esigenza di punire proprio coloro che hanno parlato? Questo processo io, Fabio e la mia famiglia lo abbiamo fortissimamente voluto e ora il generale vuole colpire tutti coloro che hanno parlato". 

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"L'unica cosa che Nistri si è sentito di dirmi - continua il j'accuse - è che gli unici testimoni che hanno avuto il coraggio di rompere l'omertà verranno puniti con procedimenti disciplinari di Stato e non ci ha detto il perché".

Poi la sorella di Stefano ha manifestato stima e apprezzamento per la ministra Trenta, alla quale ha chiesto aiuto "contro i post infamanti e violenti partoriti da pagine di Fb e troll in gran parte gestiti da appartenenti a polizia e carabinieri".

TRENTA: NESSUNO SPROLOQUIO -  Da un post su Facebook arriva la replica della ministra: "Il Comandante dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri non ha portato avanti alcun sproloquio e non ha manifestato nei confronti di nessuno pregiudizi punitivi. Ero presente, se lo avesse fatto sarei intervenuta! Semplicemente, ha rimarcato l'obbligo per tutti i gradi al rispetto delle regole, il che rientra nelle sue prerogative di Comandante". 

"Non sto offrendo - sottolinea Trenta - una mia personale interpretazione dei fatti. Sto raccontando solo quel che è successo. Se c'è stata una incomprensione non trapelata durante l'incontro mi spiace, poiché la natura stessa dell'incontro era quella di favorire un confronto aperto e trasparente". "Ieri - aggiunge - nelle dichiarazioni alla stampa, mi sono commossa. Sento forte la responsabilità di questa vicenda, anche se sono ministro da pochi mesi. E vorrei che questo senso di responsabilità fosse condiviso. In modo umano".

E ancora: "Ringrazio Ilaria Cucchi per le parole di stima espresse nei miei riguardi e le rinnovo la mia più profonda vicinanza per quel che ha passato fino ad oggi, confermandole il mio supporto nella ricerca della verità. Ieri ho favorito un incontro perché sentivo di farlo, perché credo nello Stato e nella giustizia. Ma soprattutto, perché credo proprio nella verità".

LA CONTROREPLICA - "Prendo atto delle dichiarazioni della Ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Posso solo dire che le confermo tutta la mia gratitudine e stima, come anche ribadito durante la nostra lunga conversazione telefonica ieri sera, e comprendo il suo imbarazzo. Mi dispiace ma non potevo tacere", dice in serata Ilaria Cucchi.