Caso Bologna, Salvini agli alleati "Solo uniti possiamo vincere"

La Lega rilancia la candidatura a sindaco del civico Battistini: "Nessuno pensi a corse solitarie". Ma la coalizione è spaccata. Da Forza Italia Tajani insiste: "La nostra scelta resta Cangini"

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di Luca Orsi

Sotto le Due Torri, un centrodestra sempre più in affanno non è ancora riuscito a trovare la quadra sulla candidatura a sindaco. Da settimane il giorno della scelta – più volte annunciato – viene di volta in volta spostato in avanti. Ora la Lega cerca di sbloccare l’impasse e di imprimere l’accelerazione decisiva. Ci prova Matteo Salvini, ieri sera a Ferrara, alla vigilia della tappa bolognese di questa mattina, per sostenere la raccolta firme per il referendum sulla Giustizia. Il leader della Lega conferma la scelta civica: "Credo sia l’espressione migliore, con i partiti che accompagnano". E precisa: " io la mia idea ce l’ho da mesi, fosse per la Lega saremmo partiti già tre mesi fa".

Ieri mattina, in un post su Facebook, il senatore Andrea Ostellari, commissario del Carroccio in Emilia-Romagna, confermava la posizione della Lega: "Da mesi Fabio Battistini ha dato la sua disponibilità, partiamo da qui. Tutto il centrodestra pensi ai bolognesi".

Sembra un appello agli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia, perché accettino di convergere su Battistini. A oggi, però, FI conferma la posizione di sempre: sostegno compatto ad Andrea Cangini, senatore azzurro, già direttore di Qn e Carlino. "La nostra scelta per il candidato sindaco di Bologna resta Cangini", confermava ieri sera Antonio Tajani, vicepresidente di FI. Un nome, quello di Cangini, in Parlamento dal 2018, ritenuto ‘quasi civico’ da FI.

Fratelli d’Italia, al momento, sembra restare alla finestra, in attesa di capire se Lega e FI troveranno un accordo. Le posizioni sembrano restare lontane. E non si può escludere, viste le tensioni nazionali tra Fd’I e gli alleati a causa dello scontro sulle nomine del nuovo cda della Rai, il rischio di una rottura della coalizione se la Lega forzerà la mano sulla candidatura. "Io non impongo niente – assicura Salvini –. Ma prima si parte e meglio è, con il centrodestra compatto: spero che nessuno abbia voglia di fare corse solitarie, la partita è aperta ovunque, anche a Bologna. Io sto cercando di tenere unito il centrodestra non solo a

Bologna, ma in tutta Italia. Diciamo che a Bologna c’è qualcuno che fa e qualcuno che disfa".

Questa mattina, intanto, Battistini dovrebbe incontrare Salvini in privato. Ma il leader della Lega lo invita al banchetto a firmare per il referendum: "È una scelta di buon senso, non di partito. Spero che il buon Fabio venga".

Intanto, le diplomazie sono al lavoro per evitare fino all’ultimo una spaccatura che porterebbe a una corsa separata dei partiti di centrodestra. Una scelta che, inevitabilmente, comprometterebbe le già ridotte possibilità di essere competitivi contro il candidato del centrosinistra Matteo Lepore.