Caso Amara, Davigo in aula come imputato

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L’ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo è comparso ieri al processo in cui risponde di rivelazione del segreto di ufficio per il caso dei verbali di Piero Amara su una presunta Loggia Ungheria. Davigo è accusato di aver diffuso ad altri componenti di Palazzo dei Marescialli e a un politico quei verbali così delicati e segretì "violando i doveri" legati alle sue funzioni e "abusando delle sue qualità. "Ho chiesto la pubblicità dell’udienza perché ritengo che l’opinione pubblica voglia sapere cosa è accaduto – ha affermato sottolineando di voler "essere prosciolto per quello che emerge – dal dibattimento. Per questo, diversamente dal suo coimputato, poi assolto, Storari, "non ho chiesto l’abbreviato. Sono pronto a rendere subito il mio esame perché la vicenda è molto più semplice di quanto sembra. Io credo di aver fatto il mio dovere nelle uniche forme in cui andava fatto". Inoltre, precisando che "non bisogna scappare dal giudice quando si è innocenti e per questo non faccio eccezioni di competenza territoriale", è ritornato su uno dei punti cardine della linea difensiva: "Ho diritto di sapere perché condotte identiche mi vengono contestate come rivelazione di segreti d’ufficio e altre no". Si riprende il prossimo 24 maggio con la convocazione del pm Paolo Storari.