Migranti, Luca Casarini indagato per il caso della Mare Jonio

Il capo missione ed ex leader dei No Global accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Luca Casarini (Ansa)

Luca Casarini (Ansa)

Lampedusa, 22 marzo 2019 - Luca Casarini, capo missione della Ong Mediterraneo, è indagato dalla procura di Agrigento nell'inchiesta sulla nave Mare Jonio. All'ex leader dei No Global vengono contestati gli stessi reati del comandante della nave sbarcata pochi giorni fa a Lampedusa con 49 migranti salvati in acque libiche. E' dunque accusato in concorso di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e mancato rispetto dell'ordine di arrestare l'imbarcazione da parte di una nave da guerra.

Oggi Casarini è stato interrogato per sette ore in qualità di testimone dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e dal pubblico ministero Cecilia Baravelli, che hanno poi deciso di iscriverne il nome nel registro degli indagati. La prossima settimana verrà risentito alla presenza del suo avvocato e, in quel caso, potrà avvalersi della facoltà di non rispondere. 

LA ONG - Dal cando suo la Ong Mediterranea non si stupisce che oltre al comandante della nave Pietro Marrone sia indagato anche il capomissione: è una "prassi normale", dicono, perché i due "condividono le decisioni che vengono prese a bordo". Questa, spiega la portavoce Alessandra Sciurba, "una straordinaria occasione per dire cosa accade nel Mediterraneo". "Stiamo dando tutta la nostra collaborazione - aggiunge - perché è una grande occasione per fare chiarezza. Non siamo noi che violiamo i diritti ma chi ha fatto gli accordi con la Libia, chi riporta i migranti in Libia, chi ha permesso che la Libia avesse una zona Sar pur non essendo riconosciuta come un porto sicuro".

DI MAIO - Intanto sulla vicenda interviene anche il vicepremier Luigi Di Maio. "Quello che è successo con la ultima Ong dimostra che l'Italia è diventata il palcoscenico dell'immigrazione", commenta il pentastellato ad Agorà Rai Tre.