Giovedì 18 Aprile 2024

"Casalino, sei fuori dalla casa" Rocco cacciato dagli ex fratelli

I grillini governisti revocano l’incarico allo spin doctor per la comunicazione a Montecitorio "Responsabile della crisi". Ma gli resta il contratto per il gruppo al Senato (fedele a Conte)

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di David Allegranti

Il codice Rocco è sempre stato implacabile: i giornalisti sgraditi nella blacklist, le presunte notizie a quelli compiacenti. Oddio, va detto che lo hanno sempre fatto un po’ tutti, prima e dopo; capitava persino sotto l’egida democraticamente corretta di Matteo Renzi. Casalino però si è potuto concedere molto senza ricevere mai uno stop (e questo ha fatto adontare persino i suoi compagni di partito). Almeno fino a ieri, quando il gruppo del M5s alla Camera – presidente Davide Crippa, che una settimana fa si esercitava in discorsi da opposizione in aula e oggi è in quota governisti; ah, i misteri della fede populista – non ha rinnovato il contratto da comunicatore all’ex portavoce di Beppe Conte. Al Senato, dove invece spadroneggiano i contiani, anima e cuore di questa crisi politico-parlamentare, il contratto resterà. Ma la vendetta nei confronti di colui che è stato più di uno spin doctor per il M5s e per Conte è stata servita, anche se è facile prendersela adesso con Casalino che è meno potente.

Facile dire adesso "se c’è cercata" e non prima, quando la Casalino & Associati decideva chi dei Cinque stelle si sarebbe potuto esibire e chi no nei talk show del mattino; quali erano i giornalisti di cui fidarsi per le interviste; come Conte si sarebbe dovuto muovere in pubblico e come i parlamentari si sarebbero dovuti rendere presentabili. Nel libro da insider che Nicola Biondo e Marco Canestrari hanno dedicato al M5s e alla Casaleggio Associati, "Supernova", c’è un episodio meraviglioso che descrive meglio i Cinque stelle di tanti trattati di politologia: quando Dario Tamburrano, già europarlamentare e odontoiatra di professione, è stato cooptato dal comunicatore Casalino per lo "sbiancamento dei denti e cura delle carie" per deputati e senatori. "Dalla rivoluzione culturale allo sbiancamento dei denti, il passo è breve", ha scritto Biondo.

Ma come dimenticare poi il caso Josè Alvarez, compagno (o ex?, ora poco importa), di Casalino segnalato nel 2020 all’antiriciclaggio per una vicenda di trading online quando Casalino era portavoce alla presidenza del Consiglio. Se fosse stato il fidanzato o la fidanzata di qualcun altro di un altro partito, i Cinque stelle sarebbero corsi a strepitare in piazza, con Di Battista armato di casco di motorino in mano pronto a salire su un palco ruttando bestialità contro i felloni. D’altronde i Cinque stelle hanno costruito la propria fortuna politica distribuendo patenti di correttezza e purezza morale; così hanno superato il 32 per cento nel 2018, così hanno potuto esprimere per due volte di seguito il presidente del Consiglio, così hanno potuto attribuirsi per dieci anni una levatura istituzionale, piazzando in parlamento gente che crede alle scie chimiche, non crede all’allunaggio e invoca i morbillo party al posto dei vaccini (però con i denti sbiancati).