Mercoledì 24 Aprile 2024

Casaleggio-5 Stelle, il giorno del divorzio

Grillo chiama a raccolta i big del movimento per difendere il figlio. La tentazione di Conte: mollare tutto e avvicinarsi di più ai dem

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di Elena G. Polidori

La tentazione di Conte. Quella di mandare alle ortiche tutto quel che resta di un M5s, terremotato dalle intemerate del suo fondatore, Beppe Grillo, e ripartire da zero, con un partito tutto nuovo, tutto suo. Che ’svuoti’ i 5 stelle risolvendo così ogni impasse. Soprattutto con il Pd. Il caso Grillo è stato dirompente, un nuovo spartiacque nella storia del M5s, particolarmente urticante per l’ex premier che da avvocato aveva avvertito Grillo di non rilasciare dichiarazioni sul figlio, figurarsi un video come quello che è uscito.

E con Grillo che, invece, avrebbe addirittura chiamato molti ’vip’ grillini, chiedendo il loro appoggio, ma trovando (salvo rare eccezioni come la viceministra dell’Economia, Laura Castelli) un muro. E poi le pressioni dei dem, che insistono perché faccia un passo avanti, scelga, in modo che l’alleanza venga codificata e si possa cominciare a parlare seriamente di candidature per le amministrative.

Oggi, intanto, un altro pezzo di Movimento delle origini se ne andrà per conto suo. L’accordo con Davide Casaleggio, che aveva lanciato l’ultimatum una settimana fa e che scade proprio oggi, non è stato trovato (nonostante – si dice – gli sia stato offerto anche un ruolo politico pur di desistere dalla richiesta economica), tanto che lo stesso patron di Rousseau farà sentire la sua voce spiegando le ragioni della decisione. "Comunicheremo il 23 aprile", si limita a rispondere Enrica Sabatini, socia dell’Associazione. Dunque Rousseau, la piattaforma della ’democrazia diretta’ con dentro i dati di tutti gli iscritti e tutto il ’tesoro’ dei dati sensibili sul M5s, taglierà di netto – almeno così si dice – ogni radice con il passato. "Non c’è ancora nessun accordo – confermavano ieri da dentro il Movimento – anche se qualcuno ha restituito, ma siamo lontani dalla cifra chiesta da Casaleggio...". In questi giorni gli avvocati dei due contendenti hanno "intrapreso tutte le strade percorribili", ma poi Casaleggio "non ha voluto mediare sulle cifre – spiega sempre la stessa fonte – e dunque tutto è sfumato".

La piattaforma Rousseau, quindi, esce di scena come strumento di dialogo e consultazione della base, ma non c’è altro, al momento, che possa sostituirla. Il dato positivo dell’uscita di scena della Casaleggio è tuttavia quello che rappresenta per Conte, un ’laccio in meno’ con il passato, anche se numerosi deputati e senatori grillini aspettano di conoscere i suoi veri piani, minacciando di ritirare l’adesione al suo progetto rifondativo qualora la proposta non dovesse incontrare il loro favore. Uno dei tanti problemi è legato proprio al Pd. Il 29 aprile Conte sarà a ‘Verso le Agorà democratiche’, un evento di Goffredo Bettini e a cui prenderanno parte anche Enrico Letta, Elly Schlein, Nadia Urbinati e Massimiliano Smeriglio. "Conte è innamorato del mondo dem – ecco la critica che serpeggia dentro le fila grilline – passa più tempo con loro che con noi...".