Casal Bruciato, Papa Francesco incontra i rom. "Soffro per voi, questa non è civiltà"

Bergoglio riceve 500 tra sinti e rom in Vaticano: "Cittadino di seconda classe è chi scarta gli altri". Salvini: "Io li tutelo chiudendo i campi". Primi denunciati: anche chi gridò "ti stupro"

Papa Francesco, foto di gruppo con i rom e i sinti accolti in Vaticano (Ansa)

Papa Francesco, foto di gruppo con i rom e i sinti accolti in Vaticano (Ansa)

Roma, 9 maggio 2019 - "Prego per voi, vi sono vicino e quando leggo sul giornale una cosa brutta, vi dico la verità, soffro". Papa Francesco interviene oggi in difesa dei rom di Casal Bruciato, il quartiere a est di Roma dove in questi in giorni si sono sollevate le polemiche di residenti ed esponenti di CasaPound per l'assegnazione di un alloggio popolare a una famiglia nomade di 14 persone. Per Bergoglio, che stamani ha ricevuto in Vaticano 500 rom e sinti, "è vero che ci sono cittadini di seconda classe, ma i veri cittadini di seconda classe - tuona Papa Francesco - sono quelli che scartano la gente e vivono con la scopa in mano" pronti a "buttare fuori gli altri". E ancora: "Questa non è civiltà - dice il pontefice -, non è civiltà", ripete. "L'amore è civiltà", aggiunge il Papa. 

"LA VENDETTA APPARTIENE ALLA MAFIA" - L'invito di Papa Francesco ai rom ricevuti in Vaticano è quello di non vivere nel "rancore". "Si capisce, è umano, ma vi chiedo per favore il cuore più largo ancora", ha detto Jorge Maria Bergoglio, che, riconoscendo il "dolore" in cui vivono molti rom, ha insistito: "Il rancore ammala tutto, ammala il cuore, la testa, la famiglia, non fa bene, il rancore ti porta alla vendetta". Quest'ultima, prosegue il papa, appartiene alla mafia (parola che non utilizza Bergoglio, ndr): "In Italia ci sono organizzazioni che sono maestre di vendetta, voi mi capite bene. Un gruppo di gente che è capace di creare la vendetta, di vivere l'omertà: questo è un gruppo di gente delinquente, non gente che vuole lavorare". 

INCONTRO COL PAPA - Il Pontefice ha incontrato anche la famiglia rom di Casal Bruciato. "Il Santo Padre ha salutato stasera, nella sacrestia della Basilica di San Giovanni in Laterano, la famiglia rom del quartiere romano di Casal Bruciato, vittima - nei giorni scorsi - di minacce e insulti razzisti. Con questo gesto, il Papa ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà a questa famiglia e la più netta condanna di ogni forma di odio e violenza" ha riferito il direttore 'ad interim' della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti.

SALVINI: "TUTELO I ROM CHIUDENDO I CAMPI" - "Mi fa piacere che il Papa abbia incontrato i bambini rom e sinti in Vaticano", dichiara il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Io, proprio per tutelarli, chiudo tutti i campi, identificando chi ci vive, assicurandomi che i bimbi vadano a scuola e che non siano educati al furto o che non siano costretti a vivere in situazioni di degrado, sporcizia, violenza o illegalità", prosegue il ministro.

L'INCONTRO TRA IMER E PAPA FRANCESCO - Imer, il capo della famiglia nomade al centro delle polemiche a Casal Bruciato, dichiara: "Oggi incontreremo il Papa. Lo ringraziamo per l'invito e per aver mandato nella nostra casa il vescovo ausiliare". A chi gli chiede cosa dirà a Bergoglio, Imer risponde: "Non lo so, ma pregheremo insieme. Per me siamo tutti uguali", conclude il capo della famiglia nomade.

LE DENUNCE - Intanto sono scattate le prime denunce per per le proteste avvenute nei giorni scorsi a Casal Bruciato. Secondo quanto si apprende, tra questi ci sarebbe anche chi ha urlato la frase "ti stupro" al passaggio della donna rom con la bambina. Identificati e denunciati anche chi ha insultato con frasi razziste la famiglia nomade.