Casa Cervi simbolo di vita

Casa Cervi  simbolo di vita

Casa Cervi simbolo di vita

Quattro mura, un fienile, un’aia, l’orto, la vigna, il ricovero per gli animali. La Casa dei Cervi, durante la guerra era diventato un buen retiro. Antifascisti e partigiani potevano bussare a qualunque ora per trovare un giaciglio, del cibo, protezione e cura in caso di ferite. Siamo a Gattatico, nelle campagne di Reggio Emilia. Il podere è preso in affitto dalla famiglia dei Cervi. Nove persone: con Alcide Cervi e sua moglie Genoveffa Cocconi vivono i loro 7 figli: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore. Tutti insieme, di nascosto formano la banda Cervi, che ha parte attiva nella Resistenza.

In carcere il padre, i sette fratelli continuano la lotta finché non vengono catturati e fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943. La casa, data alle fiamme, è rinata e oggi è un luogo di memoria, ma soprattutto di vita. Nel suo pratone si tiene la pastasciutta antifascista il 25 luglio e si festeggia il 25 aprile all’insegna della condivisione dei valori che furono dei Cervi.