Giovedì 25 Aprile 2024

Caro bollette Il gas frena la corsa, ma vola l’elettricità L’incognita rincari

A contenere i rialzi temperature miti, stoccaggi e minor domanda. Confcommercio: "Tariffe più care che in Spagna e Francia"

di Elena Comelli

Alberghi, bar, ristoranti e negozi alimentari pagano in Italia, a parità di consumi e di potenza impegnata, una bolletta elettrica più elevata rispetto ai colleghi degli altri Paesi europei: hanno una spesa elettrica mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Meno severo il divario relativo ai negozi non alimentari, che pagano l’11% e il 16% in più.

È quanto emerge da un’analisi comparativa realizzata da Confcommercio in collaborazione con Nomisma Energia. Il dato – prosegue l’analisi – è tanto più significativo se si considerano le risorse complessivamente stanziate dai singoli Paesi nel 2022 per far fronte ai rincari energetici, con l’Italia al primo posto con quasi 60 miliardi, quasi il doppio di quanto stanziato dalla Spagna. L’Italia, quindi, ha speso più della Francia e della Spagna pur continuando a registrare costi delle bollette elettriche decisamente più elevati rispetto ai due Paesi presi a esempio. Il confronto, ovviamente, non reggerebbe con la Germania, dove i prezzi dell’elettricità sono notevolmente più cari che in Italia e dove il governo ha stanziato 200 miliardi per abbassarli. "Scontiamo, evidentemente, l’errore di non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia negli ultimi decenni, visto che in Italia oltre metà dell’energia elettrica si produce bruciando gas. Scontiamo, ancora, i troppi “no“ preconcetti e l’ipertrofia burocratica che, ad ogni passo, blocca decisioni e realizzazioni", fa notare Nomisma.

Con i prezzi del gas alle stelle, se avessimo accelerato sugli impianti a fonti rinnovabili, che sono fermi dal 2014, saremmo meno in crisi. Un altro punto dolente è l’aggiornamento trimestrale sui prezzi dell’elettricità dell’Autorità per l’energia, mentre da questo mese l’aggiornamento sui prezzi del gas diventa mensile per le famiglie che sono ancora nel mercato tutelato (circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% del mercato). "Le disposizioni per il gas", cioè l’aggiornamento mensile anziché trimestrale della tariffa, "teoricamente si potrebbero applicare anche all’elettricità, peccato che non sia stato fatto; se l’avessimo fatto per la luce avremmo già avuto cali in bolletta, invece dobbiamo aspettare gennaio e sperare che i prezzi siano sempre bassi", spiega il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. Proprio per questo l’esperto prevede un aumento del 5% per le bollette del gas, anziché del 70% come si prevedeva un mese fa.

Un aumento che comunque, in base ai calcoli del Codacons, porterà la bolletta media del gas per le famiglie ancora nel mercato tutelato "a quota 1.817 euro a nucleo nel corso del 2022". Per l’associazione dei consumatori, "si tratterebbe in ogni caso di una maggiore spesa pari a +632 euro annui a famiglia rispetto alla spesa per il gas sostenuta nel 2021, con un rincaro complessivo delle tariffe del 53,3%". "Anche se i prezzi del gas stanno diminuendo, il caro energia resta l’emergenza più urgente da affrontare. Chiediamo al governo un confronto costruttivo con le forze sociali per avviare un piano strutturale in raccordo con l’Europa. E, come per la pandemia, sono necessari sostegni immediati per le imprese più colpite dalla crisi energetica", ha commentato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.

Dopo i picchi di agosto, dovuti al panico propagatosi sui mercati internazionali, in queste ultime settimane comunque il trend al rialzo dei prezzi di energia elettrica e gas si è invertito. Le quotazioni del gas sul Ttf, il mercato di Amsterdam che ha guidato i rialzi, hanno segnato a ottobre una pesante flessione portandosi a circa 100 euro al megawattora (ieri è arrivato a 116 euro), contro gli oltre 300 euro di fine agosto. Ancora più intenso il calo dei prezzi dell’elettricità, che dipendono direttamente da quelli del gas, scesi sotto i 150 euro al megawattora, dopo i picchi di oltre 700 euro di fine agosto.