Giovedì 18 Aprile 2024

Carne, farina e pasta sempre più costose

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Lo spettro della carestia nei Paesi in via di sviluppo dietro il blocco dei porti in Ucraina da parte dei russi. Ma non solo. I prezzi alimentari hanno iniziato a correre in tutto il mondo. In Italia le rilevazioni sui prezzi pagati all’industria alimentare dalla Gdo mostrano un aumento del +2,1% a marzo per la media dei 46 prodotti alimentari maggiormente consumati, con una crescita che si porta al +10,9% rispetto a marzo 2021. L’indagine di Unioncamere in collaborazione con BMTI e REF Ricerche, prospetta una ulteriore intensificazione dell’inflazione nel bimestre aprile-maggio, quando ci si attendono aumenti per la media dei 46 prodotti alimentari del +3,5% rispetto al bimestre precedente e una crescita su base annua che potrebbe arrampicarsi sino al +12,7%.

Sempre secondo la ricerca le accelerazioni maggiori sono attese da carne di pollo (+33,3%), olio di semi vari (+31,6%) e pasta di semola (+26,8%). Gli aumenti attesi su farine, cereali e prodotti derivati "sono capillari ed intensi" con la farina di grano tenero in crescita del +19,8% e le fette biscottate del +16,2%.

E "se gli effetti della guerra russo-ucraina continueranno a perdurare e se da qui a settembre non si arriverà a un accordo come tutti noi speriamo, ritengo il caro materie prime sull’agricoltura perdurerà almeno fino al 2024", dice il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.