Mercoledì 24 Aprile 2024

Cariche e tafferugli anche a Milano Città nel caos per ore: quattro fermi

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di Nicola Palma

Le cariche della polizia. L’assalto respinto alla Stazione Centrale. E il solito caos. Bilancio provvisorio: quattro fermati, un agente ferito e due manifestanti con qualche lieve contusione. Per il dodicesimo sabato consecutivo, il popolo dei No vax si è ritrovato in piazza a Milano per un’iniziativa non autorizzata.

Il ritrovo è come al solito in piazza Fontana, anche se stavolta ad accogliere i manifestanti ci sono gli agenti in tenuta antisommossa a sbarrare la via d’accesso al cuore del centro. Il copione sembra diverso dalle altre volte, perché a dialogare con i funzionari della Questura c’è il senatore Gianluigi Paragone, reduce dal 2,99% come candidato sindaco di Italexit e dichiaratamente su posizioni anti-Green pass: l’obiettivo è concordare un tragitto, ma si capisce subito che il resto del corteo non lo riconosce come portavoce. La stragrande maggioranza (5mila nella punta massima) si incammina verso piazza Diaz per aggirare lo sbarramento.

Poco più avanti, il primo contatto con le forze dell’ordine: alcuni riescono a superare il cordone, gli altri vengono bloccati. Il serpentone riesce comunque a rimettersi in marcia, disordinato, tra accelerazioni improvvise e urla di scherno a poliziotti e carabinieri costretti a rincorrere i continui cambi di direzione. Alle 19, il popolo No vax, come sempre senza una guida precisa (anche se a un certo punto spunterà in testa il solito gruppo di anarchici), è in corso Venezia, con destinazione piazzale Loreto. E invece all’improvviso la testa devia a sinistra per raggiungere la Centrale: gli uomini del Reparto mobile, con i blindati alle spalle, si schierano a coprire l’intera carreggiata. Le prime file di manifestanti avanzano a braccia alzate, spinte dalle retrovie: scatta la carica per respingerli.

Il corteo torna indietro e raggiunge il lato destro della stazione. Nel parapiglia, un poliziotto viene colpito alla schiena da un calcio. Le forze dell’ordine blindano lo scalo ferroviario. È il momento di massima tensione, che si protrae per qualche minuto. In Questura vengono accompagnate quattro persone.