Martedì 23 Aprile 2024

Cari telecronisti vorremmo solo capire la partita

Giorgio

Comaschi

Il dubbio per stasera è questo. I pipponi sul regolamento di Caressa e dell’Uomo che sussurrava ai cavalli (Bergomi) su Sky, o, dall’altra parte, Di Gennaro che ogni tre parole dice "falso nueve" (ma alla fine stasera sarà assente per Covid, vediamo cosa dirà Katia Serra)? Intanto non ci saranno più (meno male) le continue "letture" di Adani e questo rincuora, anche se ci si chiede come mai all’improvviso tutti i giocatori "leggano": le azioni, le ribattute, le ripartenze, le palle vaganti, le chiusure, le traiettorie. Viene "letto" tutto, in continuazione. Questo conforta, perchè vuol dire che il livello culturale dei giocatori si è alzato (mmmmm..). In attesa che passino presto a Niezstche o a Hemingway, c’è la sostituzione per Rimedio (Rai) che non ha "letto" bene il Covid beccandoselo. Comunque sono stati gli Europei delle telecronache insopportabili e incomprensibili. I quinti che si abbassano, i braccetti che si alzano, gli spazi che vengono attaccati, le profondità che vengono pizzicate, le sovrapposizioni. Bergomi (L’Uomo che sussurrava ai telecronisti) fa tutte le telecronache rivolgendosi a Fabio. "Ecco Fabio… Vedi Fabio…". E noi? Qualcuno può parlare anche a noi che siamo a casa? Per statistica pare siano partite più ciabatte contro i televisori verso lo schermo in questi Europei che negli ultimi vent’anni. Gente stremata dai bottoni e dalle urla gutturali di Fabio, dall’ossessione per il falso nueve, da assurde elucubrazioni tecniche per ostentare grande conoscenza e competenza, le ha provate tutte. Guardarla senz’audio o ascoltando la radio (ma c’è uno sfalso di tempo ed è gol mezzora dopo). Qualcuno ha invocato dalle terrazze Bruno Pizzul, chi addirittura Martellini, gridando il loro nome disperatamente. C’è un sospetto che ci assale: che le telecronache dovrebbero esser al servizio di tutti gli ascoltatori, anche le persone che non hanno avuto possibilità di studiare filosofia o di aver fatto il corso di Coverciano. E non impostate sul concetto sottinteso: "Sentite un po’ qua come siamo bravi!".