Martedì 23 Aprile 2024

Cardinale Pell a processo per pedofilia, il Vaticano spera nell'assoluzione

Il ministro vaticano per l'Economia è stato rinviato a giudizio in Australia Australia, il cardinale Pell a giudizio per abusi sessuali

Il cardinale George Pell (Foto Ansa)

Il cardinale George Pell (Foto Ansa)

Città del Vaticano, 3 maggio 2018 - La Santa sede spera nell’assoluzione del cardinale George Pell, rinviato a giudizio in Australia per pedofilia. A una manciata di giorni dalla decisione del magistrato di Melbourne, Belinda Wallington, il Vaticano abbandona la prudenza della prima ora per intervenire nel merito di una vicenda che da mesi scuote l'opinione pubblica cattolica e non solo. “Speriamo che il cardinale Pell non sia condannato – ha dichiarato ieri ai giornalisti il numero due della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Angelo Becciu, a margine di un convegno all’ambasciata italiana presso la Santa sede –. Speriamo sia riconosciuta la sua innocenza, aspettiamo i tempi del processo”.

Australia, il cardinale Pell a giudizio per abusi sessuali

Nessuna esplicita ingerenza nel lavoro della giustizia australiana, poche parole, felpate, ma destinate comunque a lasciare il segno quantomeno fra le presunte vittime del potente ministro vaticano dell'Economia, 76 anni, di cui invocano la rimozione. Invano, per il momento, visto che Pell, come precisato dalla Sala stampa vaticana, a udienza preliminare appena terminata, in una nota in cui si prendeva semplicemente atto della decisione della magistratura, resta in congedo dopo che il Papa lo scorso anno gli ha concesso di volare in Australia per difendersi dalle accuse.

ll cardinale, l'ecclesiastico più alto in grado mai coinvolto in un dossier del genere, sarà processato con l’accusa di abusi sessuali sui minori avvenuti tra la fine degli anni Settanta e Ottanta a Ballarat, suo paese di nascita, e tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del 2000 nella diocesi di Melbourne, dove è stato arcivescovo. Anche in ragione della sua età, i legali di Pell chiedono che il processo – formalmente dovrebbero essere due – inizi il prima possibile. Nel frattempo il cardinale non potrà lasciare l’Australia. Dovrà dare alla polizia anche un preavviso di 24 ore prima di qualsiasi spostamento.