Vacanze, controlli dei Nas a Ferragosto: irregolarità nel 28% degli esercizi turistici

Verifiche su 724 strutture nelle località di vacanza: trovate mancanze nelle misure anti-Covid, carenze igieniche e servizi improvvisati. Tutto regolare con i green pass

Controlli dei Nas a Ferragosto (Ansa)

Controlli dei Nas a Ferragosto (Ansa)

Roma, 16 agosto 2021 - Ferragosto di lavoro per i carabinieri dei Nas impegnati in decine di operazioni di controllo che hanno riguardato le località delle vacanze del Paese. D'intesa con il ministero della Salute, i Nuclei antisofisticazione e sanità dell'Arma hanno condotto il 15 agosto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli in villaggi turistici, campeggi, agriturismi e altre strutture turistiche. Sono stati oggetto di verifica anche i relativi esercizi di ristorazione e bar ed i servizi forniti ai clienti, come le camere, le piscine o le aree ricreative.

Le attività di controllo hanno interessato 724 strutture e aziende, accertando violazioni presso 202 di esse, pari al 28% degli obiettivi ispezionati, dei quali 17 oggetto di provvedimenti di sequestro o di sospensione dell'attività a causa di gravi irregolarità e di incompatibilità con la prosecuzione del servizio. Le 301 violazioni penali e amministrative contestate, per un ammontare di 150 mila euro, hanno riguardato numerose inosservanze emerse nel corso delle verifiche. In particolare, è stata rilevata la mancata attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19, che prevede l'uso di dispositivi di protezione individuale e di mascherine facciali, la presenza di dispenser per la disinfezione delle mani e delle informazioni per la clientela, la predisposizione di procedure di disinfezione, di mantenimento del distanziamento e la formazione degli operatori.

La metà delle violazioni contestate sono attribuibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, spesso improvvisati o ampliati abusivamente rispetto alle previsioni e collocati in spazi ristretti, a volte anche privi di acqua potabile. Nei casi più gravi sono stati rinvenuti alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione e proposti fraudolentemente come freschi, mentre in altri mancava l'indicazione circa la presenza di allergeni o la tracciabilità del prodotto.

All'esito degli interventi, i Nas hanno eseguito il sequestro di 1.890 chili di alimenti irregolari. I 17 provvedimenti di chiusura e sospensione delle attività hanno riguardato in 11 casi ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, nelle restanti situazioni invece sono state disposte nei confronti di alloggi o di pertinenze, come le piscine, allestiti abusivamente. Nei villaggi turistici, campeggi e agriturismo oggetto di verifica da parte dei carabinieri è stata anche accertata la regolarità degli avventori presenti, risultati tutti muniti di green pass.