Carabiniere ucciso a Roma, chiesto giudizio immediato per i due americani

Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort sono accusati di concorso in omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello, avvenuto la notte del 26 luglio scorso

Mario Rega Cerciello, il carabiniere ucciso (Facebook)

Mario Rega Cerciello, il carabiniere ucciso (Facebook)

Roma, 14 novembre 2019 - La Procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort, i due americani in carcere a Regina Coeli accusati del concorso in omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto la notte del 26 luglio scorso. I magistrati di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Michele Prestipino e dall'aggiunto Nunzia D'Elia, hanno chiuso le indagini e la richiesta di giudizio immediato cautelare permette di saltare l'udienza preliminare arrivando direttamente davanti alla corte d'Assise.

Ai due indagati vengono contestati la tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e concorso in omicidio. Cerciello venne ucciso la notte del 26 luglio con 11 coltellate nell'aggressione nel quartiere Prati a poche centinaia di metri dall'hotel Le Meridien dove i due americani alloggiavano. Il vicebrigadiere, quella notte, insieme al collega Andrea Varriale andò in via Pietro Cossa per recuperare la borsa che i due ragazzi avevano portato via a Sergio Brugiatelli. Elder e Hjorth, dopo il furto dello zaino avevano organizzato, infatti, un 'cavallo di ritorno' e dissero a Brugiatelli di riportare soldi e droga. All'appuntamento però si presentarono i due carabinieri e Cerciello morì sotto le coltellate inferte da Elder.