"Squagliateli nell’acido", "Fategli fare la fine di Cucchi". Sono le frasi choc contenute in una chat privata dove alcuni carabinieri sfogano parole pesanti contro Gabriele Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder, i due giovani statunitensi accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e condannati in primo grado all’ergastolo. A segnare l’ennesimo capitolo della vicenda i contenuti del gruppo whatsapp di cui facevano parte alcuni carabinieri, depositati nel processo a carico di Fabio Manganaro, il militare dell’Arma finito sotto processo per la vicenda del bendaggio di Hjorth. Il processo è alle sue prime battute e nei confronti di Manganaro l’accusa è di misura di rigore non prevista dalla legge. L’Arma, stigmatizzando quei "toni offensivi ed esecrabili", valuta provvedimenti nei confronti degli autori di quelle affermazioni. "Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l’Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l’adozione di provvedimenti di assoluto rigore", si legge in un comunicato diffuso dal comando generale.
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