Capodanno, la festa è già finita. Nuova stretta anti Covid: tamponi e Green pass ridotto

Dal 27 misure più rigide: test obbligatori anche ai vaccinati per gli eventi pubblici. Veglioni a rischio

Ogni giorno che passa la stretta s’avvicina e i veglioni si allontanano. Il governo vuole capire quanto e come serrare le fila. Da una parte il virus che corre veloce già con le gambe della variante Delta; dall’altra le ali della variante Omicron contro la quale l’Italia può combattere con prontezza e con astuzia ma senza l’illusione di non pagare prezzi, tanto più con sequenziamento e tracciamento inadeguati. Nel mezzo, le festività di Natale e di fine anno da difendere e al tempo stesso da proteggere a costo di decisioni impopolari e traiettorie in controtendenza. "Valuteremo la congruità delle misure facendo una riflessione con i nostri scienziati", promette il ministro della Salute Roberto Speranza.

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Le nuove misure

Non tutto quel che trapela diventerà divieto – il gioco delle anticipazioni per sondare le reazioni è vecchio quanto la politica –, ma il fatto stesso che Mario Draghi riviva i tormenti e gli avvitamenti di Giuseppe Conte un anno fa svela tutta la delicatezza del momento. Giovedì Cabina di regia, dopodiché il premier deciderà. Perché qualsiasi scelta, anche la meno gradita, è preferibile allo stillicidio di ipotesi in vorticosa circolazione. Quelle stesse ipotesi che magari si tramutano in scelte preventive regionali sottraendo margini di manovra all’esecutivo.

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Tamponi obbligatori?

Si attenua la priorità alla mobilità sociale, perde quota la difesa dei consumi. Le misure in discussione sono invasive: dai tamponi per chiunque intenda partecipare a eventi pubblici – inclusi veglioni e cenoni di Capodanno – alle mascherine all’aperto anche in zona bianca, fino all’accorciamento della durata del certificato verde. Cinema e teatri invocano clemenza. Meno speranze nutrono le discoteche. È in valutazione anche l’estensione del Green pass rinforzato – leggi vaccino – ad altri settori lavorativi sull’esempio di quanto già avviene per sanitari, forze dell’ordine, insegnanti.

Green pass rimodulato

Nelle decisioni sarà centrale il fattore Omicron. "Il Green pass ha la validità che sappiamo, ma tra un mese potrebbe essere ripensato. Se la variante Omicron buca il vaccino, significa che è completamente un altro virus. Adesso questo Green pass ha un senso ma Omicron potrebbe sparigliare completamente le carte", ammette Guido Rasi, consulente scientifico del Commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo impegnato a velocizzare l’inoculazione delle terze dosi e la prima somministrazione agli Under 12.

Accelerare coi vaccini

Con "5 milioni di richiami in 10 giorni possiamo avere uno scudo più forte", incrocia le dita Speranza. L’altro obiettivo del governo è aumentare il sequenziamento del virus in "modo sostanziale" per tarare l’analisi predittiva del nuovo scenario. "Ma 70 laboratori per 60 milioni di italiani sono pochi", riconosce Rasi. I territori chiedono di più.

Feste vietate

Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, si appresta a firmare l’ordinanza che da giovedì 23 obbliga tutti ad indossare la mascherina all’aperto nonostante la regione sia in zona bianca. Ancora più duro il governatore della Campania Vincenzo De Luca che vieta con effetto immediato tutte le feste, "con particolare riferimento a feste scolastiche, feste di laurea ed eventi consimili in sale da ballo, discoteche e locali assimilati", risparmiando "il solo svolgimento di pranzi o cene, nel rispetto dei protocolli vigenti, nonché di altri eventi esclusivamente in forma statica, con posti seduti e preassegnati" (sono già obbligatorie le mascherine all’aperto).

"Più personale"

"Più fondi per la lotta alla pandemia e più persone per potenziare il tracciamento dei contagi e il sequenziamento, alla ricerca di varianti": la sollecitazione al Commissario parte dall’Emilia-Romagna, che chiede 120 militari, ma Figliuolo offre disponibilità solo per 8 unità in più.