Martedì 8 Ottobre 2024
ANDREA GIANNI E NICOLA PALMA
Cronaca

Gli affari a San Siro, il botto con la Champions: nelle tasche dei tre capi 200mila euro a testa

Guadagni milionari (in nero) spartiti tra i vertici della tifoseria organizzata. Boiocchi, ex leader della Nord: coi biglietti e i parcheggi 80mila euro al mese

I tifosi del Milan radunati fuori dallo stadio di San Siro: le attività commerciali facevano gola agli ultras

I tifosi del Milan radunati fuori dallo stadio di San Siro: le attività commerciali facevano gola agli ultras

Milano – Una montagna di soldi. Mille affluenti ad alimentare un unico, enorme, fiume di quattrini. Un fiume carsico che negli anni ha allargato a dismisura il suo alveo tra le curve rossonerazzurre. I calcoli vanno fatti per difetto, ma arrivano dalla viva voce di chi, secondo le indagini di Dda e Squadra mobile, si è arricchito sulle spalle dei tifosi. Nelle carte dell’inchiesta che ha decapitato i vertici del tifo organizzato a San Siro, emergono le cifre dell’indotto nero interista. Numeri che raggiungono picchi monstre per la finale di Champions League del 10 giugno 2023: basti pensare che al trio Bellocco-Beretta-Ferdico andranno 200mila euro a testa per 1.500 biglietti da 80 euro rivenduti a prezzi folli.

La ricostruzione della contabilità occulta inizia dal periodo in cui il leader incontrastato era Vittorio Boiocchi, tornato a regnare in curva nel 2019 dopo un quarto di secolo dietro le sbarre. Lo ’Zio‘ inizia a muoversi in più direzioni per recuperare il tempo perduto: in un dialogo intercettato in un altro procedimento per estorsione, rivela a un amico che il Covid e la conseguente sospensione delle gare di campionato lo hanno privato di 80mila euro al mese tra parcheggi, “700-800 biglietti in mano” e due paninari che gli davano una somma stabilita a ogni match casalingo della Beneamata. Dei ticket venduti sottobanco a prezzi maggiorati e delle tessere di abbonamento piazzate di volta in volta a uno spettatore diverso si occupavano Renato Bosetti e la cassiera Debora Turiello: il meccanismo, oliatissimo e fondato sulla complicità degli steward, fruttava decine di euro di ricarico per ogni tagliando. Tra il 2018 e il 2020, emerge dagli atti, Boiocchi e il braccio destro Andrea Beretta avrebbero incassato 4mila euro al mese solo da Giuseppe Caminiti per alcuni posteggi del Meazza, quelli gestiti da Gherardo Zaccagni.

Poi l’omicidio dello ’Zio‘, freddato sotto casa da due sicari il 29 ottobre 2022, ha cambiato tutto, aprendo la strada all’arrivo del rampollo di ’ndrangheta Antonio Bellocco e all’ascesa della coppia formata da Beretta e Marco Ferdico. Sono proprio le parole, intercettate, del frontman ’Marchino‘ a dare un’idea del giro d’affari del nuovo corso. Il 6 giugno 2023, il 39enne si reca col padre Gianfranco (pure lui in manette) a casa di Bellocco per “discutere delle divisioni delle quote degli introiti”. La base di partenza è 265mila euro, “l’avanzo degli incassi della stagione”, al netto delle coppe europee: Ferdico spiega a Bellocco che 90mila euro se li divideranno loro due e tale ’Lungo’ (che potrebbe essere Beretta). Poi ce ne sono altri 50mila “a casa”, di cui una piccola parte dovrà essere riconosciuta al vocalist della curva Mauro Nepi per farlo “stare zitto”; senza contare i bonus da 40-50mila euro da distribuire ad altri fedelissimi come Bosetti e Nino Ciccarelli.

La fetta più grande della torta, però, arriverà dalla finale contro il Manchester City a Istanbul: dopo forti pressioni sulla società, la Nord riesce ad alzare il numero di ticket da 800 a 1.500. Ferdico li distribuisce ad altri capi curva come Francesco Intagliata (che dirà di averci guadagnato 40mila euro), Bosetti, Nepi e Norrito. Il prezzo nominale è di 80 euro, ma lui li piazza a 600; a loro volta, i pretoriani li rivendono a 800 o 1.000. Il conto è presto fatto: 1.500 per 520 euro fa 780mila euro. In una conversazione con Intagliata, Ferdico riduce il totale di 180mila euro, sottratti i ticket a 400 euro ai “ragazzi” della curva (“Mica gli faccio il prezzaccio”) e un centinaio “regalati”. Totale: 600mila euro. Da dividere in parti uguali: 200mila euro a lui, 200mila a Beretta e 200mila euro a Bellocco.