Giovedì 18 Aprile 2024

Sardegna, candidato M5s condannato per abuso d'ufficio. Puddu si ritira

Mario Puddu, ex sindaco di Assemini, ha già annunciato il suo ritiro dalle prossime elezioni

Mario Puddu (Ansa)

Mario Puddu (Ansa)

Cagliari, 18 ottobre 2018 - L'ex sindaco di Assemini Mario Puddu, attuale coordinatore del Movimento 5 Stelle in Sardegna e candidato alla presidenza della Regione, è stato condannato questa mattina a un anno di reclusione per abuso d'ufficio. Il gup Roberto Cau ha accolto la richiesta di condanna avanzata dal pm Marco Cocco per lui e per il suo ex collaboratore, l'avvocato Francesco Murtas. "Non me l'aspettavo. È andata male". Così ha dichiarato Puddu dopo la pronuncia in tribunale, confermando il suo ritiro dalle prossime elezioni, previste per il prossimo febbraio. "La sentenza mi amareggia perché io continuo a ritenere di avere fatto il mio dovere, nell'esclusivo interesse dei cittadini". Tuttavia, è "fondamentale - prosegue - levare immediatamente da ogni imbarazzo la forza politica che amo. Per cui faccio un passo di lato, ritirando la mia candidatura alla presidenza della Regione". 

I fatti risalgono al 2015 quando tre consigliere pentastellate dissidenti, poi espulse, presentarono un esposto contro l'allora sindaco, nel quale lo accusavano di aver ideato una pianta organica del Comune di Assemini in modo tale da demansionare una dipendente - costituitasi parte civile - a vantaggio di altre due, non indagate. In particolare, secondo quanto riferito dall'accusa, nei mesi successivi al suo insediamento in municipio, Puddu aveva deciso di avvalersi dei suggerimenti di Murtas, legale amministrativista e con un passato vicino al Pd, per rivedere l'organico dell'amministrazione. Due funzionarie comunali, fra le quali la moglie di Murtas, erano state scelte per ruoli di responsabilità, a scapito - secondo l'accusa - di una terza che ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento contro l'ex sindaco, cui alle elezioni del giugno scorso è subentrata Sabrina Licheri (M5s). Alla ricostruzione dei fatti dell'accusa si sono opposti i difensori dell'ex primo cittadino - avvocato Luigi Sanna - e del collaboratore - avvocato Matteo Perra - che avevano chiesto l'assoluzione dei due imputati, rimarcando che le funzionarie scelte avevano titoli e competenze idonee a ricoprire i ruoli assegnati. "Riponevamo fiducia nella magistratura", ha commentato l'avvocato Francesco Marongiu, legale di Adele Solinas, parte civile nel procedimento contro Puddu. "Ci siamo costituiti parte civile per far valere le ragioni della mia assistita, che esprime soddisfazione".