Candida Auris: sintomi e come si trasmette il fungo killer. Il caso di Venezia

Attenzione alta in Italia dopo la morte del paziente 70enne ricoverato a Mestre per un'infezione

La Candida auris è stata scoperta nel 2009

La Candida auris è stata scoperta nel 2009

Roma, 19 luglio 2022 - Il fungo killer Candida Auris è resistente almeno a una delle 3 classi di antifungini disponibili e non è curabile con i normali antibiotici. Attenzione alta dopo la morte del paziente 70enne ricoverato a Mestre per un'infezione da Candida Auris. Tre giorni fa l'uomo è morto per una serie di patologie, fra cui un'infezione generata dal fungo killer. Cosa è la Candida Auris? Quali le sue caratteristiche e perché dobbiamo stare particolarmente attenti? Di seguito tutto quello che sappiamo sulla Candida Auris, grazie alle informazioni messe a disposizione dal ministero della Salute.

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La Candida Auris

La Candida Auris è un fungo che è stato isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone. Il campione risultato positivo proveniva dall'orecchio di una donna. I primi focolai europei del fungo killer sono datati 2015 e vennero localizzati in Francia: l'isolato apparteneva al clade I dell'India meridionale. Da allora, la segnalazione di casi è in rapido e preoccupante aumento a livello globale. In Europa, fino al 2017, sono stati segnalati ben 620 casi. Dal gennaio 2018 al maggio 2019 i casi sono invece stati 349. Durante il 2021, gli Stati Uniti hanno segnalato oltre 3.700 casi di colonizzazione da Candida Auris e oltre 1.200 casi probabili o confermati.

In Italia, nel 2019 è stato identificato il primo caso di infezione invasiva, seguito da un focolaio che ha interessato le regioni del nord. Il focolaio è avvenuto nel corso della pandemia Covid, arrivando fino al 2021.

Come si trasmette e quali sono i sintomi

Tra le modalità di trasmissione note, si ricordano: il contatto con superfici e dispositivi medici contaminati il contatto tra persone colonizzate o infette. La Candida Auris è stata recentemente isolata da alcuni frutti (mele) nel continente indiano. Il sintomo più comune di infezione invasiva è una febbre. Tuttavia, i sintomi variano a seconda del distretto corporeo interessato e, spesso, possono essere imputati ad altre patologie compresenti.

Perchè è pericolosa

Perché la Candida Auris è pericolosa? Ecco alcune spiegazioni. Il fungo è un patogeno particolarmente infettivo. Il 90% dei casi isolati resiste almeno a una delle 3 classi di antifungini disponibili. Diversi studi scientifici allertano sulla frequenza di infezioni da Candida Auris in pazienti positivi al Covid-19. Spesso l'infezione riguarda soggetti che sono già ospedalizzati e può svilupparsi diverse settimane dopo il ricovero e il decesso può avvenire in pochi mesi. I pazienti possono rimanere a lungo colonizzati dal fungo killer.

Risulta letale in una percentuale che va da circa il 30% al 70% dei pazienti positivi, e particolarmente persistente nell’ambiente e difficile da eradicare. Può avere una ridotta suscettibilità ai comuni disinfettanti, come perossido di idrogeno e clorexidina, e ai comuni prodotti antifungini. La scarsa conoscenza di questa specie nelle strutture sanitarie può comportare una diagnosi ritardata, l’assunzione di un trattamento inefficace e un rischio elevato di decesso, nonché la diffusione nell’ambiente e il contagio di altri soggetti. Molte caratteristiche di questo microrganismo non sono ancora chiare. Claudio Scarparo, direttore della Microbiologia dell'ospedale dell'Angelo, mette in guardia sulla resistenza del fungo, che può colonizzare la cute delle persone, e anche contaminare superfici e ambienti. Inoltre è molto resistente agli antisettici comuni "in Liguria ci hanno messo due anni per liberarsene", ha spiegato Scarparo ai giornali locali.