Venerdì 19 Aprile 2024

La Campania entra in zona rossa: folla nelle città per l'ultimo caffè

Da Napoli a Salerno ad Avellino strade piene come nei weekend pre-covid. E dal 24 novembre elementari e asili tornano in presenza. In Calabria tutte le scuole chiuse dal 16 al 28 novembre

Napoli, folla in centro nell'ultimo pomeriggio prima della zona rossa (Ansa)

Napoli, folla in centro nell'ultimo pomeriggio prima della zona rossa (Ansa)

Napoli, 14 novembre 2020 - Ultimo pomeriggio di zona gialla per la Campania, con un clima da 'liberi tutti' prima del lockdown (e del ritorno dell'odiato modulo per l'autocertificazione). E così, a poche ore dall'ingresso in "zona rossa", i centri delle principali città della regione - Napoli in testa - si presentano affollati di persone che si concedono quelli che almeno per le prossime due settimane saranno l'ultima passeggiata e l'ultimo caffè. Risultato: una ressa degna dei weekend pre-Covid. Non dimentichiamo che dalla mezzanotte di oggi l'ordinanza del ministro Speranza porta in zona rossa anche la Toscana, mentre Emilia-Romagna (video: folla in centro a Bologna), Friuli Venezia Giulia e Marche diventano arancioni. E non sono mancate le polemiche. Per ricapitolare, l'Italia si divide così: sette aree 'zona rossa', 9 'zona arancione' e 5 'zona gialla'.

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Le zone più affollate in Campania

Se a Napoli la maggiore concentrazione di persone è stata registrata nel centro storico e nel quartiere collinare del Vomero, a Salerno si presenta particolarmente affollato il corso Vittorio Emanuele II, strada "dello shopping" che non rientra tra quelle per le quali il sindaco Vincenzo Napoli ha deciso la chiusura (lungomare, Villa Comunale, piazza Abate Conforti e piazza San Francesco), ma anche via Roma. Molti i salernitani in fila all'esterno dei negozi o semplicemente a passeggio, particolarmente intenso anche il traffico veicolare.  Stesse scene nel centro di Avellino, con traffico in tilt e folla in strada sul corso Europa e in corso Vittorio Emanuele. Bar pieni in via Tuoro Cappuccini, dove le scene ricordano quelle tipiche del tradizionale aperitivo della vigilia di Natale. 

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Campania, elementari e asili in presenza dal 24

In tutto ciò tornano in presenza le attività dei servizi dell'infanzia e delle prime classi della scuola primaria: riprenderanno dal 24 novembre, "previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni", rende noto l'Unità di crisi della Regione Campania. Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l'Unità di crisi regionale all'unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza.

Calabria, scuole chiuse fino al 28

In Calabria invece sono sospese tutte le attività nelle scuole di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre: lo prevede la nuova ordinanza (la n. 87) firmata oggi dal presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì.  "Non è stata una decisione facile - afferma il presidente della Regione - ma il momento è drammatico e le famiglie calabresi devono essere tutelate. E il virus è sempre più invadente", spiega il massimo rappresentante dell'esecutivo regionale.

Cambio di colore e polemiche

Nelle regioni rosse e arancioni, dunque, non sarà possibile nessuno spostamento all'interno e fuori la zona designata a meno di comprovate esigenze. Crescono però i malumori tra il governo e le Regioni. Al campano Vincenzo De Luca, che ieri ha fatto fuoco e fiamme contro il governo, si è unito oggi con toni molto più moderati il toscano Eugenio Giani, che si è detto  "amareggiato per il passaggio a zona rossa". Il sindaco di Firenze Dario Nardella chiede "che il governo sia trasparente sui meccanismi colore". Il Friuli Venezia Giulia è scivolato in zona arancione, nonostante le nuove misure anti assembramento introdotte e "senza interlocuzione preventiva", dice il presidente Massimiliano Fedriga

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L'appello dei vigili di Napoli

"Mi appello ai napoletani: conformate il vostro comportamento al senso di responsabilità. Il comportamento di tutti noi incide sul sistema sanitario, su chi in questo momento sta soffrendo, su chi potrebbe pagare le conseguenze di scelte sbagliate - dice il comandante della Polizia Municipale partenopea, Ciro Esposito - I controlli sono in corso già dal periodo di applicazione della zona gialla e anche nei mesi scorsi, ma ora con la zona rossa ci saranno anche posti di blocco e controlli mobili. Azioni necessarie ma è indispensabile la collaborazione dei cittadini affinché le misure restrittive raggiungano l'obiettivo".

Napoli, ossigeno a casa

Tornando più strettamente all'emergenza Covid, la Asl Napoli 2 Nord fa sapere che sono 108 i pazienti positivi a Covid che, su richiesta del proprio medico di famiglia, da lunedì ad oggi hanno ricevuto al proprio domicilio bombole e concentratori di ossigeno. "La procedura adottata dall'azienda sanitaria - si legge in una nota - risponde a un'esigenza assistenziale che, se non venisse gestita, causerebbe un ulteriore affollamento dei reparti ospedalieri. L'Asl è in grado di garantire a circa 400 pazienti Covid, contemporaneamente, tale servizio. Questa tipologia di pazienti in molti casi necessita di un supporto di ossigeno per un periodo di 7-10 giorni, successivamente le bombole e i concentratori saranno a disposizione di altri pazienti".