Calderone: "Non ci sarà nessuna bomba sociale" a Roma

La piattaforma Siisl debutterà il 1° settembre per far incrociare domanda e offerta di lavoro e formazione per chi esce dal Reddito di cittadinanza. Il governo punta a un cambio di passo verso l'inclusione e l'occupazione. La Cgil chiede uno strumento universale, la Cisl un nuovo Patto sociale.

Una piattaforma per far incrociare domanda e offerta e dare lavoro o comunque formare chi esce dal Reddito di cittadinanza. Parte con questo obiettivo il portale che con l’acronimo Siisl debutterà venerdì primo settembre insieme al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), a cui seguirà da gennaio l’Assegno di inclusione (Adi). I due nuovi strumenti post Reddito. Che, nelle intenzioni del governo, puntano a un cambio di passo verso l’inclusione e l’occupazione. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, esclude che "siamo alla vigilia di una bomba sociale. No, assolutamente: i numeri ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile", assicura presentando la nuova piattaforma dedicata ai percorsi di formazione e alla ricerca di lavoro. Dal fronte sindacale, la Cgil torna a chiedere di ripristinare uno strumento di carattere universale. E la Cisl chiama al confronto per un Patto sociale. Dice il leader Cisl Luigi Sbarra al numero uno della Cgil Maurizio Landini: "Sfidiamo unitariamente il governo assumendoci la responsabilità attraverso relazioni sindacali innovative, valorizzando la contrattazione collettiva, praticando la partecipazione per un nuovo patto sociale".