Mercoledì 24 Aprile 2024

Calci al gatto, lo sponsor molla il campione

Il difensore del West Ham (serie A inglese), Kurt Zouma, si scusa per il video choc ma rischia l’incriminazione. E l’Adidas strappa il contratto con lui

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di Alberto Pieri

Costano già care a Kurt Zouma, il difensore 27enne della squadra di calcio londinese del West Ham, le violenze commesse da egli stesso contro uno dei suoi gatti e riprese con uno smartpgone. Per quelle immagini, diventate virali sui social dopo la pubblicazione da parte del tabloid The Sun, l’Adidas è passata subito ai fatti. Il colosso dell’abbigliamento sportivo, infatti, ha subito ritirato la sponsorizzazione del calciatore. "Abbiamo concluso la nostra indagine e possiamo confermare che Kurt Zouma non è più un atleta a contratto con l’Adidas" ha tagliato corto l’azienda in un comunicato. Nel frattempo Zouma è stato multato con il massimo previsto dalle regole del club degli hammers (250mila sterline, circa 295mila euro) e messo fuori rosa.

Insomma, una vera e propria bufera nei confronti del difensore francese (11 presenze in nazionale) per la serie di violenze (calci, schiaffi e lanci come fosse un oggetto) contro uno dei suoi gatti. Gli stessi gatti che, nel frattempo, gli sono stati tolti. Quelle immagini, infatti, hanno letteralmente scosso la Gran Bretagna e provocato un’ondata di indignazione che ha portato la polizia, accusata dall’opinione pubblica di essere intervenuta in ritardo, ad aprire un’indagine e il club a prendere provvedimenti, anche in questo caso tardivamente, nei confronti del suo difensore.

Il comportamento del francese del resto appare inspiegabile, e a nulla sono servite le scuse del 27enne ("sono profondamente dispiaciuto per chiunque sia rimasto sconvolto dal video e assicuro che i nostri due gatti stanno bene e sono amati dalla nostra famiglia: è stato un incidente isolato"). Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan, che ha chiesto che il calciatore sia indagato penalmente e messo fuori rosa, come poi è avvenuto. A complicare le cose ci si è messo l’altro ieri anche il tecnicno del West Ham, David Moyes, che incurante del putiferio su Zouma lo ha lo stesso schierato contro il Watford prima che arrivasse la sospensione del club. Moyes ha spiegato di essere "un grande amante degli animali, ma per prima cosa devo pensare a cosa è meglio per la mia squadra". Poi però il francese è stato sonoramente fischiato, nel corso del match, sia dai suoi tifosi sia da quelli avversari e l’associazione dei sostenitori del West Ham aveva quindi chiesto che il giocatore venisse messo fuori rosa.

Intanto una petizione su change.org chiede l’incriminazione del calciatore (rischierebbe una condanna a quattro anni di carcere) sottolineando che in Inghilterra "ci sono già leggi che puniscono gli abusi sugli animali", ed è stata firmata da più di 110mila persone in poche ore. La Rspca (‘Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals’), aveva sollecitato l’intervento di Scotland Yard e poi ottenuto, l’affidamento dei due gatti di Zouma, nel frattempo tolti al francese degli Hammers. "È un video sconvolgente – ha sottolineato un portavoce della Rspca –: Non è mai accettabile prendere a calci, picchiare o schiaffeggiare un animale, che sia per punizione o altro". La vicenda ha creato problemi anche al West Ham, visto che uno degli sponsor della società londinese, Experience Kissimmee, ha confermato che sta valutando l’opportunità di interrompere anticipatamente l’accordo. Insomma, una bufera che rischia di influire in modo assai negativo sulla carriera del 27enne difensore la cui cessione aveva fruttato l’estate scorsa 35 milioni al Chelsea.