Martedì 17 Settembre 2024
GAETANO FEMIANI
Cronaca

Lo scrittore De Giovanni: "Qui a Caivano lo Stato è assente. Subito scuola e lavoro per ricominciare"

Il giallista napoletano: “Inutile fare campi di calcio se i ragazzi non studiano. Aumentare la sicurezza non basta, serve creare delle prospettive di futuro"

Caivano (Napoli) 1 settembre 2023 – “Non dirò mai che la visita di Giorgia Meloni è stata inutile o è stata una passerella. Ma mi è sembrata arrivare a Caivano senza una strategia, ha messo, come si dice in gergo, ‘una pezza’, come successe già a Cutro. Eppure, avrebbe potuto dire e fare molto in un territorio dove lo Stato non c’è da decenni".

Lo scrittore Maurizio De Giovanni, l'orrore di Caivano frutto dell'abbandono
Lo scrittore Maurizio De Giovanni, l'orrore di Caivano frutto dell'abbandono

A parlare è Maurizio De Giovanni, lo scrittore di maggiore successo in Italia, autore dei Bastardi di Pizzofalcone, del Commissario Ricciardi e di Mina Settembre.

Di cosa c’è bisogno a Parco Verde?

"So di cosa non abbiamo bisogno: non c’è bisogno di eroi. Il vero problema, qui, non è tanto più polizia, ma più scuola e più servizi socialI. E c’è bisogno di uno Stato che offra lavoro. Io mi domando: come possiamo tenere a scuola ragazzini sapendo che, lasciati i banchi, non troveranno un’occupazione neanche come camerieri? A questo punto ha gioco facile la camorra che offre a questi adolescenti 200 euro al giorno se spacciano o spostano armi".

La premier Meloni ha fatto delle proposte. Le sembrano convincenti?

"Si decide di recuperare un centro sportivo, va bene. Ma chiedo: che si fa sulla dispersione scolastica? Cinquanta ragazzi su cento non vanno a scuola. Che facciamo con loro, li mandiamo tutti al centro sportivo? Abbiamo mai mandato un vigile o un assistente sociale a casa loro per sapere perché non vanno in classe? Mai. Qui bisogna raddoppiare, triplicare le attività didattiche, bisogna portare decine di nuovi docenti, motivarli e non pagarli con stipendi di fame".

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Meloni promette sicurezza per Parco Verde, una ‘bonifica’ del territorio controllato da forze criminali.

"Mi fa orrore la parola ‘bonifica’. È una cosa che vale per i rifiuti tossici, non per gli esseri umani. La logica securitaria da sola non basta. La Campania è la regione con maggior numero di minorenni armati, migliaia di ragazzini armati con coltelli, coltellini e pistole. Vogliamo bonificare tutta regione? Vogliamo mandarli a scuola o tenerli tutti in un reclusorio. Al Parco Verde non bisogna bonificare, ma rifare tutto".

Eppure lei ha detto: la povertà e il disagio sociale non spiegano tutto quello che è successo a Caivano.

"Perché a Caivano avvengono cose non viste altrove. Non è solo un problema criminale, ma di degrado morale ed etico, vittime e familiari delle vittime connessi agli stessi interessi criminali dei loro carnefici. Insomma, gli strati e le incrostazioni sono tanti, sono troppi. A questo non si può rispondere con misure spot o pensando che qui sono solo brutti, sporchi e cattivi".