Martedì 23 Aprile 2024

"C’è un rinnovato clima politico" Pace in tribunale tra Pd e 5 Stelle

Passo decisivo per un’intesa ancora più strutturata E oggi Rousseau decide su alleanze e terzo mandato

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Se sono rose fioriranno, intanto la pace è scoppiata. E dopo giorni e giorni ad amoreggiare a distanza (salvo scambiarsi accuse su Roma, ma erano inevitabili), ecco che tra Pd e Cinquestelle è stata definitivamente imboccata la direzione della pace. Ieri sera mentre ancora era in corso il voto grillino su Rousseau a proposito di alleanze locali anche con i dem, ecco che Nazareno e Cinquestelle hanno emanato un comunicato comune (e già questa è una notizia) per rendere pubblica un’intesa: "Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di comune accordo di abbandonare alcune cause che li vedevano contrapposti. È inutile continuare a intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate, anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico". Un atto che non è solo simbolico perché le vertenze sono numerose, e che potrebbe avere ripercussioni politiche già alle prossime regionali (alcune trattative sono ancora in corso). Un’intesa che trova riscontro anche nel voto sulla piattaforma Rousseau, iniziato ieri a proposito di terzo mandato per gli amministratori locali e di alleanze. Si tratta di un cambiamento che, allo stato, vale solo per il voto alle amministrative, ma in molti, nel Movimento, sanno che questa prima deroga potrebbe aprire la porta anche a una cancellazione del divieto a livello nazionale.

Il futuro del M5s è dunque in mano agli iscritti e alla loro consultazione su Rousseau, su cui arriva ad urne aperte il pressing di Luigi Di Maio: "Voterò due Sì perchè mi fido dei territori", perché Virginia Raggi ha dimostrato di avere la capacità di sostenere "una pressione senza precedenti" e perché non bisogna temere le alleanze, le stesse che hanno consentito a Giuseppe Conte di diventare premier. Sul voto che si chiuderà oggi alle 12 sono arrivati alcuni primi commenti di parlamentari ed anche della sindaca Virginia Raggi, la diretta interessata del risultato della consultazione, che ha lanciato in rete il suo appello agli iscritti ad esprimere il loro parere.