Giovedì 18 Aprile 2024

Covid, la variante Bythos in Italia. Ecdc: cancellati tre ceppi da quelli "preoccupanti"

Primi casi della 'sorella' di Omicron, sequenziata lo scorso luglio in Australia. Nel nostro Paese calano ricoveri e terapie intensive

Roma, 8 marzo 2023 - Segnalata anche in Italia la presenza della sottovariante XBF del Covid. Soprannominata Bythos (come il mostro degli abissi che nella mitologia greco era la personificazione della profondità del mare), questa 'sorella' di Omicron è stata aggiunta dall'Organizzazione mondiale della sanità alla lista di quelle sotto osservazione a metà dello scorso febbraio. Secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di sanità i casi nel nostro paese sono 149, individuati nell'arco delle ultime sei settimane. Questo mentre riprende in modo significativo la discesa dei ricoveri di pazienti con infezione da Sars Cov-2: -22% il dato di quelli ordinari dell'ultima settimana, -19% le intensive (rilevazione del 7 marzo degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso).

Covid: sequenziamento del virus (Ansa)
Covid: sequenziamento del virus (Ansa)

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Bythos: quali sono le caratteristiche

La sottovariante Bythos (o XBF) non è nuova: è frutto di una ricombinazione tra BA.5.2.3 e CJ.1 e le prime sequenze sono state segnalate a fine luglio inzialmente in Australia, soprattutto nella zona meridionale. Attualmente è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell'1% dei campioni sequenziati a livello globale, ma possiede mutazioni che possono conferirle maggiore trasmissibilità e capacità di sfuggire alla risposta immunitaria. "Al momento - ha spiegato l'Oms - non ci sono prove epidemiologiche che la sotto-variante XBF porti ad un aumento dei casi, dei ricoveri o dei decessi". 

Le varianti presenti in Italia

Attualmente in Italia sono presenti le sottovarianti BF.7, BQ.1 (Cerberus), BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.5 (Kraken), a cui adesso si è aggiunta anche Bythos.

Via tre ceppi dalle sottovarianti "preoccupanti"

Intanto dal 3 marzo l'Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha eliminato gli ultimi tre ceppi Omicron del virus dall'elenco delle varianti classificate come "preoccupanti". Si tratta di BA.2, BA.4 e BA.5, che fino alla fine del 2022 hanno causato un'ondata di nuove infezioni in Europa e che ora non circolano più. "L'assenza di varianti SARS-CoV-2 classificate come preoccupanti riflette la situazione epidemiologica stabile" in Europa, rende noto l'Ecdc sottolineando però che questo "non segna la fine della minaccia rappresentata da SARS-CoV-2 e delle possibili varianti future che potrebbero emergere".