Martedì 23 Aprile 2024

Bus precipita nel vuoto Paura al rientro da scuola Grave un sedicenne

Il volo di 100 metri lungo la scarpata frenato dagli alberi, cinque i feriti. Il sindaco: "Mia figlia mi ha telefonato mentre stavano precipitando".

ZERI (Massa Carrara)

"Papà stiamo precipitando..." Ha trovato la lucidità di telefonare al padre, il sindaco di Zeri Christian Petacchi, la figlia sedicenne mentre l’autobus di Autolinee Toscane, con una ventina di passeggeri a bordo e quasi tutti studenti, abbatteva il guardrail e volava in un dirupo lungo la provinciale 37 che da Pontremoli sale a Zeri, in provincia di Massa Carrara. Ha rimbalzato da un albero all’altro prima di fermarsi un centinaio di metri più sotto. Il miracolo lo hanno compiuto loro, gli alberi, frenando la corsa del mezzo fuori controllo prima che le radici di una pianta abbattuta riuscissero a fermarlo infilandosi tra i semiassi ed evitando la tragedia. Preoccupano le condizioni di un sedicenne, studente dell’istituto per geometri di Pontremoli: quando lo hanno liberato dalle lamiere del bus lo hanno subito intubato e trasportato in elicottero all’ospedale Cisanello di Pisa dove è stato ricoverato in rianimazione con numerosi traumi.

Altri tre studenti sono ricoverati all’ospedale di Pontremoli con ferite e fratture, due sono stati trasferiti all’ospedale di Massa, ma nessuno è in pericolo di vita. Tra i feriti lievi una settentenne commerciante in pensione di Zeri. Ricoverato ma per lo choc l’autista cinquantenne del mezzo. Era riuscito ad uscire da solo dall’autobus accartocciato, a parlare con i carabinieri: sembra sia stato abbagliato dal sole ma non è escluso possa aver avuto un malore. Le indagini dovranno ora cercare di individuare la causa di un incidente in apparenza inspiegabile. Tornavano da scuola i 19 ragazzi, tutti dello zona che frequentano istituti superiori della Lunigiana, sul bus di Autolinee Toscane. Routine per loro e per gli autisti quella strada provinciale 37 tortuosa, in questa stagione oscurata dalla vegetazione rigogliosa. All’improvviso la sbandata verso il precipizio, il guardrail che si accartoccia, lo schianto contro il primo albero che lo fa rigirare con la coda verso lo strapiombo che finisce nel torrente Gordana. Qualche ragazzo trova il coraggio di buttarsi fuori dai finestrini senza più vetri.

L’allarme è partito dalla telefonata di Giulia, studentessa del quarto anno del Liceo scientifico di Villafranca, al padre-sindaco. "L’autobus stava precipitando verso il fiume – racconta Christian Petacchi – È stato un tuffo al cuore. Mi diceva che i suoi compagni uscivano dai finestrini rotti". È stato tra i primi ad arrivare il sindaco, insieme al figlio primogenito: si sono precipitati giù per il dirupo, in qualche modo sono arrivati al bus e hanno aiutato i soccorritori ad estrarre i ragazzi ancora intrappolati. E ora ringrazia i soccorritori, "veloci e professionali".

Natalino Benacci