Mercoledì 24 Aprile 2024

Bus e metro, il certificato non serve: controlli impossibili

Il ministro Giovannini presenta la riforma del Tpl. Corse più frequenti e sfasate per ridurre l’affollamento

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Niente Green pass su bus e metropolitane. Per il momento, il governo non introdurrà l’obbligo del certificato verde per accedere ai mezzi pubblici urbani. Il motivo, come ha spiegato ieri il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, è che fare i controlli sarebbe impossibile.

"Sul piano organizzativo non sarebbe una misura gestibile, ne abbiamo discusso con le Regioni nei mesi scorsi", ha scandito il titolare dei Trasporti. La strada che si sta seguendo è invece quella di usare una "serie di strumenti" perché, ha ricordato, "non esiste un unico strumento risolutivo". Al momento quindi sono diverse le opzioni percorribili: potenziamento dei servizi, sfasamento degli orari, aumento dei controlli a terra per ridurre l’affollamento prima di salire sui mezzi.

Misure temporanee in attesa della riforma generale, le cui proposte – contenute nel documento spedito ieri dallo stesso ministro alle commissioni competenti di Camera e Senato – si concentrano sulla regolazione del servizio, sui modelli di affidamento, su concorrenza e nuove forme di mobilità. Ma i sindacati lamentano di non essere stati invitati a un confronto prima che le proposte fossero presentate.