Bufera sul sottosegretario "Peggio senza vaccini Covid? Di questo non ci sono prove"

Marcello Gemmato, al ministero della Salute in quota Fdi, scettico sull’efficacia della profilassi. Cinque Stelle e Pd incalzano: "Deve dimettersi". Il partito: polemiche strumentali

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di Giovanni Rossi

"Un sottosegretario alla Salute che non crede ai vaccini non può rimanere al proprio posto", intima Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna. "Dichiarazioni antiscientifiche", si arrabbia Marco Furfaro (Pd). "Un’uscita gravissima", stigmatizza Giuseppe Conte, leader 5 Stelle. "O si dimette Schillaci o lascia Gemmato. Se rimangono entrambi, a perdere la faccia è il ministro", tira le somme Osvaldo Napoli per Azione-Italia Viva. Marcello Gemmato (foto), sottosegretario alla Salute in quota FdI, praticamente uno sconosciuto fino a 36 ore fa, firma il capolavoro dell’autolesionismo politico. Con sole sette sillabe, sprofonda nel girone degli indesiderati, mette in imbarazzo Giorgia Meloni (che invece a Bali dice grazie "al personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione"), e allunga un’ombra sul ministro Omar Schillaci.

Restart, trasmissione di Raidue, lunedì sera. L’occasione televisiva per un bilancio italiano della pandemia. "Senza vaccini sarebbe stato magari peggio", butta l’esca il vicedirettore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo. "Questo lo dice lei", abbocca Gemmato con puntualizzazione non equivocabile: "Non abbiamo l’onere della prova inversa". Parole trancianti. E così, da ieri mattina, l’incauto sottosegretario trasloca sulla pubblica graticola. "I vaccini sono armi preziose contro il Covid. Le mie parole sono state decontestualizzate. Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni. Non mi dimetto", pigola l’interessato. Poi passa il pomeriggio a precisare. Nell’ordine: "Sono un sanitario e quindi mi sono vaccinato". "Per obbligo sanitario, ma lo avrei fatto comunque". Ancora: "Sono un no Vax atipico perché vaccinato". "L’obbligo ha fatto sorgere sentimenti no vax, complottisti e gente che dice castronerie". Praticamente il contrario di quanto asserito in tv: "Non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini".

Una sbandierata neutralità che epidemiologi e immunologi gli rinfacciano con gli interessi. Anche da posizioni di centrodestra: "Un errore gravissimo. Negare il valore dei vaccini pone un problema al governo", s’infuria Matteo Bassetti, primario al San Martino di Genova. Prende posizione anche la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo: "Le parole di Gemmato sono pericolose, i dati dicono altro". Gli uomini di FdI provano a fare quadrato, ma anche Forza Italia prende le distanze: "Sull’efficacia della campagna vaccinale il governo parli con una voce sola, senza fughe in avanti, anzi indietro". Indicazione di Licia Ronzulli, presidente dei senatori azzurri ed ex infermiera.