Mercoledì 24 Aprile 2024

Bufera su Cipollini Premio alla sportività Ma è sotto processo per stalking alla ex

Il 17 ottobre ci sarà la sentenza, il pm ha chiesto due anni e mezzo. I legali della donna: "Opportuno attendere la decisione del giudice". Il sindaco si difende: "Nessuno è colpevole fino a una condanna definitiva"

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di Gabriele Nuti

PONTEDERA (Pisa)

Questione di feeling e di opportunità. Due binari in mezzo ai quali si sta scatenando una polemica che sta deflagrando a livello nazionale. D’altronde i nomi ci sono. Come i fatti. L’ex pugile Sandro Mazzinghi, morto nell’agosto del 2020, e l’ex ciclista Mario Cipollini. Una commissione istituita dal Comune di Pontedera ha scelto l’ex campione di bici per assegnare la prima edizione del premio Mazzinghi con cerimonia in programma lunedì. L’ex pugile amava il ciclismo e in particolare il "Re Leone" che in velocità batteva tutti. Questione di feeling, di simpatia, appunto. Ma, c’è un ma. Cipollini è stato rinviato a giudizio a Lucca e il pubblico ministero Letizia Cai ha chiesto due anni e mezzo di condanna per lesioni personali e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci (sorella di Marco, ex portiere della Fiorentina e attuale viceallenatore della Juventus).

Il 17 ottobre ci sarà l’udienza, con la sentenza del giudice Felicia Barbieri. Per la verità la sentenza avrebbe dovuto esserci il 13 luglio scorso, ma un malessere fisico accusato dall’avvocato Giuseppe Napoleone, difensore di Cipollini, ha fatto slittare il pronunciamento di tre mesi. Eccola la questione di opportunità.

"I meriti sportivi di Mario Cipollini non sono in discussione, ma siccome siamo a quindici giorni dalla sentenza del processo che c’è a Lucca sarebbe stato opportuno attenderne l’esito", la sottolineatura di Susanna Donatella Campione, avvocato dell’ex moglie di Cipollini e neo senatrice eletta con Fratelli d’Italia. "Un grande sportivo deve essere anche un uomo corretto all’interno della sua famiglia – aggiunge l’avvocato Campione – Siamo arrivati all’esito di un processo lungo e complesso. Per me sarebbe stato meglio attendere il pronunciamento del giudice. Questo è il mio pensiero, non ho sentito la ex moglie perché in questi giorni sono anche molto impegnata con le pratiche per l’insediamento in Senato, ma credo di poter dire che si tratta di un pensiero di buon senso".

Il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, non la pensa come la legale e senatrice. "Il 3 ottobre è la data in cui è nato Sandro Mazzinghi e quella in cui abbiamo deciso di svolgere il premio a lui intitolato – le parole di Franconi – La scelta della commissione, che ho accolto positivamente senza aver contezza delle vicissitudini che stanno interessando Cipollini sotto il profilo personale, si è basata sui meriti sportivi e sul rapporto che Mazzinghi aveva con il ciclismo e con Cipollini in particolare. Anche nel caso di specie credo che ci si debba mantenere dentro i confini tracciati dalla nostra Costituzione. Non sta né al Comune né alla commissione incaricata giudicare fatti che sono oggetto di un processo penale. Chiunque, anche Cipollini, non può né deve esser considerato colpevole fino a una sentenza definitiva. A chi mi chiede di rimandare la consegna del premio non posso che rispondere che dovremmo attendere una sentenza passata in giudicato e non la prossima udienza di un processo". Cipollini ha fatto sapere, tramite il suo legale, che non intende rilasciare dichiarazioni sulla vicenda.