Bruxelles lancia l’allarme "Sette milioni di profughi"

Esodo di donne, bambini e anziani: 400mila ucraini già oltre le frontiere. Primi arrivi anche in Italia, da Trieste a Piacenza. Sono diretti soprattutto al Nord

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L’Europa deve prepararsi all’arrivo di un’ondata di profughi senza precedenti dall’Ucraina. Un gigantesco esodo che potrebbe riguardare "oltre 7 milioni di persone", soprattutto se quella che doveva essere una guerra lampo si trasformerà in un lungo conflitto. A lanciare l’allarme è Bruxelles, dove si sono riuniti in un consiglio straordinario i ministri degli Affari interni della Ue. Il timore è che l’emergenza rifugiati si trasformi in una crisi umanitaria nel cuore del Vecchio Continente. Si lavora a un piano che dovrebbe prevedere per la prima volta l’applicazione della direttiva Ue sulla protezione temporanea dei migranti. Una normativa che non contempla quote obbligatorie, ma introduce un sistema di distribuzione su base volontaria. Secondo le stime dell’agenzia per i rifugiati della Nazioni Unite (Unhcr), sono almeno 400mila le persone che hanno già varcato il confine occidentale dell’Ucraina, entrando in Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia. Altri hanno raggiunto la Moldavia. La maggior parte sono donne, anziani e bambini, con gli uomini tra i 18 e i 60 anni che restano in Ucraina impegnati nella resistenza, dopo la dichiarazione dello stato di mobilitazione generale.

I primi profughi sono già arrivati in Italia: a Trieste il flusso di pullman da ieri mattina è sporadico ma costante (una decina di mezzi), passano dal confine con la Slovenia. Di centinaia di persone già arrivate o in arrivo in Veneto ha parlato il prefetto di Venezia. Sono diretti tutti a casa di amici o di conoscenti, prevalentemente al Nord tra Brescia, Vicenza e Milano. Qualcuno è diretto anche a Roma. A Piacenza un altro bus ha portato 40 donne ucraine: hanno pagato 250 euro a testa per arrivare passando in Polonia. Ma è solo l’inizio