Giovedì 25 Aprile 2024

La guida di Franceschini: bonus e fantasia. "Quest’estate riscoprite l’Italia segreta"

Il ministro ammette: colpito un settore fondamentale per il Paese. "Aiuti finanziari, diamo una mano alle imprese del turismo"

Gli stabilimenti balneari si preparano a riaprire

Gli stabilimenti balneari si preparano a riaprire

Roma, 23 maggio 2020 - Il turismo italiano vale normalmente il 13 per cento del Pil e 232 miliardi di fatturato. Ministro Franceschini, inutile negarlo, sarà un anno disastroso. "La crisi ha investito tutti, ma in alcuni comparti si è rivelata più drammatica. Il turismo è uno di questi, soprattutto per i tempi di ripresa". Lei la vede nera. "No ma è oggettivo che, mentre in certi settori entro breve tempo si potrebbe tornare abbastanza rapidamente a livelli pre-crisi, non sarà così per il turismo internazionale". Ora dovete pensare a come passare la nottata, che in questo caso è l’estate alle porte. "La prima mossa è stato il bonus vacanze". Per un settore messo come è messo sarà una misura sufficiente? "Abbiamo inserito su questa voce oltre due miliardi, e non sono pochi. Senza contare che le imprese turistiche hanno gli stessi benefici dovuti ad altri settori, dagli ammortizzatori sociali, ai crediti di imposta sugli affitti, ai ristori e altre specifiche come l’eliminazione della rata Imu. Nel turismo nel complesso ci sono quattro miliardi, e quando sarà a disposizione il recovery found arriveranno altri stanziamenti". Nello specifico il bonus a che cosa servirà? "Daremo una mano alle imprese ricettive in forte crisi, facilitando le famiglie ad andare in vacanza in Italia". Alcuni dicono che la soglia Isee per usufruirne, 40mila euro, sia minima. "Parliamo di redditi bassi o mediobassi. Ne usufruiranno alcuni milioni di famiglie. Il bonus è spendibile entro il dicembre 2020 e potrà integrarsi con la spesa che ognuna di quelle famiglie sosterrà". Gli operatori avevano chiesto un meccanismo simile all’econobonus, in cui il cliente non tira fuori niente di tasca. "Proprio in questi giorni ho sentito Federalberghi e Abi per studiare un meccanismo che velocizzi la bancabilità del credito d’imposta, così da venir incontro a queste richieste". Il vero problema per la nostra industria turistica saranno gli stranieri. "Per i turisti extraeuropei attualmente non siamo in grado di disegnare una strategia, non sappiamo quando certe tratte riapriranno perchè verrà deciso a livello Ue. Per gli altri, cioè l’area Schengen più il Regno Unito, dal 3 giugno si potrà venire in Italia". Alcuni stati Ue hanno provato a stipulare accordi bilaterali tra di loro. "E sono stati sostanzialmente stoppati". La sicurezza? "L’obiettivo a cui stiamo lavorando, e che credo saremo in grado di assicurare, è garantire gli stessi standard di sicurezza per chi arriva e per chi ospita, sia che il turista venga da Berlino o da un’altra città italiana". Sulle regole per andare in spiaggia un po’ di confusione però è stata fatta. .. "Guardi, trattandosi di argomenti nuovi è evidente che all’inizio ognuno ha detto un po’ la sua. Poi sono stati fatti approfondimenti con le regioni e il comitato scientifico, e alla fine è stato redatto un protocollo che ha dato alle regioni stesse un quadro di riferimento all’interno del quale muoversi". Anche nel rapporto tra Stato e Regioni non tutto è filato liscio. "Ma è evidente che in questo caso l’ultima parola spetta alla regione. L’ampia spiaggia di Lido degli Estensi, e cito quella di casa mia, non è la stessa di una spiaggia ligure...." Nelle spiagge libere come ci comporteremo? "Valgono le solite regole sui distanziamenti. Poi saranno comuni e forze dell’ordine a controllare". Si parla molto di spiagge e finiamo per dimenticarsi delle città d’arte. "Sarà l’anno in cui anche noi italiani dovremo riscoprire quell’Italia detta minore che minore non è. Sono ottimista, credo che proprio per l’esigenza di evitare affollamenti nelle spiagge, andremo alla ricerca dei borghi, dei cammini, delle città minori o degli spazi meno conosciuti nelle grandi città arte". Punto dolente sono i grandi eventi all’aperto . "Per gli eventi al chiuso al momento ci sono molti limiti. Ma le arene, gli spazi all’aperto saranno fruibili più facilmente, ovviamente con certe condizioni di sicurezza. Servirà uno sforzo di fantasia, sia degli operatori per proporre eventi nuovi, sia dei cittadini che dovranno uscire dal consueto".