"Le scelte del governo sul Superbonus Lasciano perplessi". È il giudizio del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi (foto). Più critica per l’imprenditore non è tanto "la scelta fatta sulla fine dell’incentivo", quanto il fatto che "si debbano prendere decisioni così affrettate, gettando nel panico imprese e famiglie e solo dopo si convocano le parti". Dunque: "Non era meglio convocarci prima, vedere quale fosse una possibile uscita tampone e poi prendere decisioni?". Il governo dovera intervenire. "Era ovvio", chiarisce Bonomi all’assemblea degli industriali di Savona. Ma "ora migliaia di cantieri rischiano di fermarsi". Il timore è che il superbonus possa seguire temendo che possa seguire lo stesso iter anche la revisione degli incentivi alle imprese che giovedì andrà all’esame del Cdm auspicando che prima del varo del provvedimento "il governo attenda che si chiuda l’indagine della commissione parlamentare ad hoc". Così, sugli incentivi ai cantieri edili, dal palco lancia una proposta: "Il governo crei le condizioni affinché si possano fare cessioni di primo grado tra privati. L’idea è insomma che so possa "individuare una classe di imprese" che, per solidità economica, possano "acquistare i crediti che ora sono fermi". I partiti si preparano intanto a dare battaglia in Parlamento, dove il decreto sarà incardinato giovedì alla commissione Finanze della Camera, che intanto ha già fissato al 6 marzo il termine per gli emendamenti.